In Turchia il settore ferroviario non è più un’esclusiva dello Stato: da oggi gli investimenti accettati sono anche quelli provenienti dal settore privato.
Ankara intende infatti coinvolgere il settore privato nella gestione delle ferrovie statali, dopo un lungo periodo di monopolio pubblico. È stato recentemente presentato in Parlamento un disegno di legge che mira alla creazione di una società pubblica per la gestione del trasporto ferroviario: la novità consiste nel fatto che sia le aziende pubbliche che quelle private potranno ottenere la licenza per la costruzione della propria rete ferroviaria, agire come operatori ferroviari ed occuparsi della gestione dei treni della rete ferroviaria nazionale.
Le tratte rimarrebbero quindi nelle mani dello Stato, ma con una gestione simile a quella che già avviene per aeroporti e autostrade, per cui i diritti di concessione sarebbero trasferiti a società private per un periodo massimo di 49 anni.
Il ministro dei Trasporti Binali Yildirim ha affermato che gli investimenti della Turchia nel settore hanno superato i 2.000 milioni di Euro nel 2012 rispetto ai 97 del 2011, per un investimento complessivo che negli ultimi 10 anni ha raggiunto gli 11.000 milioni di Euro.
Sempre secondo quanto riportato da Yildirim, gli investimenti nel settore ferroviario in Turchia raggiungeranno nel 2023 i 19.000 milioni di Euro per i treni ad alta velocità: l’obiettivo riguarda il collegamento di 15 città e la lunghezza complessiva della rete ferroviaria aumenterà, secondo Yildirim, dagli 11.000 km ai 25.500 km. È inoltre in fase di studio un progetto per la costruzione di linee ad alta velocità tra la regione del Mar Nero e il sud-est della Turchia.
Manlio Urbano – settore ferroviario in Turchia
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