Il Ministero Affari Esteri, al fine di promuovere le attività di espansione all’estero delle imprese italiane, ha recentemente riammesso il settore industriale nell’ambito dell’agevolazione prevista dalla Legge N. 49/87 – art. 7. Nello specifico, si tratta di una normativa che prevede un finanziamento agevolato a supporto delle imprese italiane che intendono effettuare conferimenti di capitale sociale in joint-ventures (definite come “società miste”) ubicate in determinati Paesi in via di sviluppo.
Tali conferimenti devono essere finalizzati:
- alla costituzione di nuove società miste;
- ad aumenti di capitale sociale in società miste già partecipate dalle imprese italiane nei suddetti Paesi.
Il finanziamento del Ministero Affari Esteri può arrivare fino al 70% del conferimento di capitale che verrà effettuato dall’impresa italiana fino ad un massimo di 10.000.000 €. È prevista la possibilità di richiedere un acconto fino al 70% del finanziamento deliberato previo il rilascio di garanzie in forma di fidejussioni bancarie: il tasso d’interesse è fisso ed è pari al 15% del tasso di riferimento stabilito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per le operazioni ai sensi del DPR 902/1976 vigente alla data di stipula del contratto di finanziamento con il Soggetto Gestore.
L’impresa italiana che richiede il finanziamento deve essere attiva da almeno tre anni nel settore in cui opererà la società mista, che dovrà rientrare a sua volta in uno dei seguenti ambiti :
- industria, agricoltura, allevamento, pesca ed attività di trasformazione dei loro prodotti;
- artigianato;
- servizi locali di pubblico interesse nei settori dell’energia, delle comunicazioni, dell’acqua, dei trasporti e dei rifiuti;
- microfinanza, servizi per la microimprenditoria, commercio locale, commercio equo e solidale, turismo sostenibile;
- tutela e valorizzazione dei beni culturali e ambientali;
- fornitura dei servizi medici di pubblica utilità e produzione di medicinali;
- formazione professionale ed educazione.
Il progetto d’investimento deve prevedere:
- un socio locale con una quota non inferiore al 25% del capitale della società mista;
- una ricaduta apprezzabile in termini occupazionali e di valore aggiunto per il Paese in cui si intende realizzare l’investimento;
- l’investimento non deve comportare per l’impresa italiana una delocalizzazione e quindi una riduzione della sua struttura produttiva in Italia;
- la domanda di finanziamento deve essere presentata dopo la costituzione della società mista e prima del conferimento di capitale dell’impresa italiana nell’impresa mista.
Tra i vari Paesi in cui è possibile effettuare l’investimento vi sono: Albania, Angola, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Cambogia, Colombia, Ecuador, Egitto, Filippine, India, Indonesia, Iraq, Kosovo, Laos, Libia, Marocco, Mongolia, Myanmar Nigeria, Nepal, Perù, Sri Lanka, Tunisia, Ucraina, Uzbekistan, Vietnam.
Le aziende dei settori sopramenzionati che sono interessate a tale iniziativa e che necessitano di maggiori informazioni ed approfondimenti in merito, possono richiedere un incontro con i nostri consulenti, contattandoci via e-mail al seguente indirizzo: [email protected] o al nostro numero telefonico: 059.9770184. Per maggiori informazioni sui servizi offerti da Octagona cliccare qui.
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