Il 27 aprile aprirà il Bando per il sostegno a progetti di internazionalizzazione di PMI, Consorzi e Associazioni di PMI della Regione Emilia-Romagna. L’obiettivo è quello di migliorare la competitività e promuovere l’export delle imprese del territorio sui mercati globali, attraverso un contributo a fondo perduto del 50% delle spese ammissibili.
Attraverso questa agevolazione, le aziende della Regione potranno accedere a un importante contributo che può portare nuovo valore al loro export: di seguito sono riportati tutti i dettagli su chi può fare domanda, quali sono le spese ammissibili, qual è l’importo massimo e come fare per presentare la domanda.
Chi può fare domanda
Possono presentare domanda al Bando della Regione Emilia-Romagna i soggetti giuridici con sede nella Regione e con attività economica di micro, piccola e media dimensione e i Consorzi. I soggetti economici possono partecipare singolarmente o aggregati in associazioni temporanee di imprese o di scopo (ATI o ATS) o Reti di imprese o consorzi.
Interventi ammissibili e attività finanziabili
Gli interventi per cui è possibile richiedere contributi devono essere finalizzati a realizzare percorsi di internazionalizzazione e che si avvalgano di consulenze, partecipazione a fiere o eventi promozionali nei Paesi target, azioni di marketing digitale e realizzazione di materiale promozionale.
I progetti devono obbligatoriamente comprendere interventi di tipo consulenziale (a, b, d). Nel dettaglio, sono ammissibili esclusivamente le seguenti tipologie di spesa:
- Consulenze finalizzate al miglioramento delle potenzialità del beneficiario attraverso servizi di analisi e orientamento; preparazione di un piano export digitale; preparazione di un piano di sviluppo sui mercati obiettivo del progetto (sono esclusi i meri studi di mercato);
- Sviluppo delle competenze interne attraverso l’utilizzo da parte del beneficiario di un Temporary Export Manager (TEM) o Digital Export Manager (DEM);
- Realizzazione di campagne di marketing digitale o di vetrine digitali in lingua estera, promozione del sito attraverso SEO, SEM o altre metodologie simili, compreso il monitoraggio e la reportistica dei risultati;
- Consulenza e formazione per l’utilizzo di piattaforme/ marketplace/ sistemi di smart payment internazionali;
- Realizzazione di video, di cataloghi, repertori, dépliant, altri materiali (anche digitali) redatti in lingua diversa dall’Italiano, per un valore massimo di € 3.000;
- Partecipazione da parte del beneficiario a fiere all’estero o in Italia, in questo caso solo a fiere con qualifica Internazionale, svolte in presenza o in modalità virtuale. – Nel caso di fiere in presenza saranno ammessi i seguenti costi: affitto spazi, noleggio allestimento (incluse le spese di progettazione degli stand), gestione spazi, trasporto merci in esposizione e assicurazione delle stesse, ingaggio di hostess/interpreti. – Nel caso di fiere virtuali saranno ammessi i seguenti costi: iscrizione alla fiera e ai relativi servizi, accordi onerosi con media partners, spese di spedizione dei campionari;
- Adesione da parte del beneficiario a eventi promozionali, incontri di affari, B2B in forma fisica o virtuale, collettivi e di livello internazionale, organizzati da soggetti terzi con comprovata esperienza in ambito internazionale. Sono ammesse in questa tipologia le spese di consulenza finalizzate alla realizzazione di incontri d’affari (B2B) e i costi per l’affitto di spazi per la loro organizzazione e realizzazione. Le voci di spesa ammissibili per B2B ed eventi sono le medesime elencate per le fiere internazionali;
- Costi generali per la definizione e gestione del progetto, compresa la formazione del personale per l’acquisizione delle nuove competenze richieste per effetto dell’implementazione del progetto di internazionalizzazione. Tale spesa è riconosciuta applicando un tasso forfettario del 7% della somma delle voci di spesa indicate nelle lettere dalla a) alla g);
- Esclusivamente per le aggregazioni (ATI/ATS e Reti di imprese) e per i Consorzi, costi di personale per la gestione e il coordinamento del progetto.
Tipologia ed entità del contributo
Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto nella misura del 50% delle spese ritenute ammissibili. Il contributo regionale non potrà comunque superare:
- il valore di € 60.000,00 per i partecipanti in forma singola;
- il valore di € 150.000,00 per ATI/ATS, Reti e per i Consorzi.
Ai contributi di cui al presente bando si applica il Regolamento CE 1407/2013 del 18 dicembre 2013 in materia di aiuti “de minimis”.
Come presentare domanda?
Le domande devono essere presentate tramite applicativo Sfinge 2020 a partire dalle ore 12.00 del 27 aprile 2023, fino alle ore 16.00 del 21 giugno 2023. Ogni partecipante può presentare una sola domanda.
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- Individuazione di controparti commerciali e industriali;
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