Esportare negli EAU offre ancora vantaggiose opportunità per le aziende italiane, grazie a una solida performance che ha posizionato l’Italia come il 10° fornitore del Paese, con una quota di mercato del 2,6% nel periodo gennaio-novembre 2024, in crescita rispetto allo stesso periodo del 2023 (Economic Observatory).
Gli Emirati Arabi Uniti sono un partner strategico per l’Italia in vari ambiti: politico, con un dialogo costante su tematiche bilaterali e di sicurezza regionale; culturale, con l’apertura del primo Istituto Italiano di Cultura ad Abu Dhabi; scientifico, grazie alla presenza di numerosi ricercatori italiani; ed economico. Per l’Italia, gli EAU rappresentano il primo fornitore e il principale mercato di sbocco nell’area MENA, secondo i dati dell’Osservatorio Economico.
Recently, the Forum imprenditoriale Italia-Emirati Arabi Uniti, tenutosi a fine febbraio a Roma, ha segnato un passo importante. Organizzato dal Ministero degli Esteri italiano e dai Ministeri dell’Economia e degli Esteri degli Emirati, l’evento ha visto la firma di oltre 40 accordi bilaterali per un valore complessivo di 40 miliardi di dollari. Questo piano di investimenti strategico è stato orchestrato con il supporto dell’ICE, Cassa Depositi e Prestiti e SACE, sottolineando l’importanza della collaborazione economica tra i due Paesi.
Nel confronto con i principali competitor per le esportazioni verso gli Emirati Arabi Uniti, l’Italia si posiziona al secondo posto, subito dopo la Germania. L’interscambio commerciale ha registrato un incremento rispetto all’anno precedente, con un export di 7.941 milioni di euro e un import di 2.908 milioni di euro, evidenziando un saldo commerciale positivo per l’Italia. Questi dati riportati dall’Osservatorio Economico sottolineano l’importanza strategica degli Emirati come partner commerciale e la crescente diversificazione delle nostre esportazioni nel mercato.
L'internazionalizzazione delle imprese italiane negli EAU, indubbiamente favorita dal recente forum, riguarda in particolare i settori dei macchinari e apparecchiature, della moda e dei prodotti chimici.
In occasione del forum, non solo sono stati siglati numerosi accordi bilaterali, ma si è anche rafforzata la fiducia reciproca tra le nostre nazioni. Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato l’importanza strategica degli Emirati per l’Italia, evidenziando un interscambio commerciale in crescita del 14% annuo.
Questo posiziona gli Emirati come un partner chiave per l’export italiano nella regione del Medio Oriente e Nord Africa.
La Presidente Meloni ha descritto la giornata del forum imprenditoriale Italia-Emirati Arabi Uniti come storica, con la firma di oltre 40 intese che portano la cooperazione bilaterale a livelli senza precedenti.
Questi accordi coprono ambiti strategici come l’intelligenza artificiale, la creazione di data center, l’industria avanzata, le nuove tecnologie, le interconnessioni digitali ed energetiche, le tecnologie subacquee, i minerali critici e lo spazio. Inoltre, è previsto un importante accordo sulla collaborazione in materia di difesa e investimenti.
Un ulteriore sviluppo significativo è l’annuncio dell’India-Middle East-Europe Economic Corridor (Imec), un corridoio infrastrutturale che collegherà l’India, il Medio Oriente e l’Europa. Presentato durante il G20 a Nuova Delhi nel 2023, questo progetto coinvolge non solo gli EAU ma anche Saudi Arabia, Francia, Germany, India, Italia, United States ed Unione Europea.
L’obiettivo è costruire una rete ferroviaria e portuale, una rete di cavi digitali ed elettrici, e un condotto per l’idrogeno pulito, migliorando significativamente i tempi di trasporto delle merci dall’Asia Meridionale all’Europa.
Esportare negli EAU offre dunque l’opportunità di espandere il proprio business in una delle regioni più dinamiche e in crescita a livello globale. Negli ultimi anni, il rapido riavvio delle attività economiche post-lockdown ha stimolato la domanda interna, consolidando il ruolo degli EAU come hub distributivo strategico.
Grazie alla velocità della ripresa rispetto ai Paesi con restrizioni più prolungate, gli EAU si sono affermati come un punto di snodo cruciale per i mercati del Medio Oriente, dell’Africa orientale e dell’Asia meridionale.
Questo successo è reso possibile da infrastrutture all’avanguardia e dalla presenza di 53 Free Trade Zone, che offrono significative agevolazioni fiscali e doganali per le imprese estere. La strategia di diversificazione economica degli EAU mira a ridurre la dipendenza dal settore petrolifero, sviluppando un ecosistema imprenditoriale innovativo e competitivo. Iniziative come “Operation 300 Bn” e “Projects of the 50” puntano a potenziare il settore industriale, attrarre talenti internazionali e supportare le start-up, favorendo una crescita sostenibile.
Gli investitori stranieri beneficiano di normative favorevoli, mentre le opportunità di esportazione si estendono a settori avanzati come l’energia sostenibile, l’intelligenza artificiale e l’Industria 4.0, spesso sostenuti da investimenti diretti nei progetti locali.
L’export italiano verso gli EAU continua a registrare un trend in crescita. Nei primi otto mesi del 2024, l’Italia ha esportato beni per 5.115 milioni di euro, rispetto ai 4.174 milioni di euro dello stesso periodo del 2023, segnando un aumento del 22,5% (Economic Observatory).
Questo risultato testimonia la forte domanda per i prodotti italiani e il consolidamento delle relazioni commerciali tra i due Paesi, incentivando le opportunità per le imprese che vogliono vendere negli Emirati.
Per il futuro, una maggiore penetrazione nei mercati di nicchia e un consolidamento nei comparti già affermati potrebbero portare a ulteriori opportunità. La meccanica e le tecnologie industriali italiane costituiscono circa il 40% delle esportazioni italiane verso gli EAU, concentrandosi principalmente nei settori oil & gas, trattamento delle acque ed energie rinnovabili. L’impegno del Governo emiratino a sviluppare un solido tessuto industriale locale offre nuove opportunità di mercato, sia nei settori manifatturieri tradizionali, sia in quelli legati all’Industria 4.0, come greentech, intelligenza artificiale, robotica e blockchain. Questi ambiti stanno contribuendo a modernizzare il mercato del lavoro emiratino, riducendo l’occupazione in settori a bassa intensità tecnologica e stimolando la domanda di macchinari innovativi. Gli EAU, che importano l’87% del loro fabbisogno alimentare, considerano la sicurezza alimentare una priorità strategica.
There National Food Security Strategy 2051 e iniziative come l’AgTech Accelerator Program and the Food Valley Platform mirano a promuovere tecnologie agricole innovative e sostenibili, anche in ambienti difficili. Il mercato alimentare emiratino è dominato da grandi catene di supermercati e piattaforme di e-commerce, mentre i consumi riflettono il crescente interesse per prodotti naturali, bio e “free from,” favorendo l’esportazione di prodotti italiani di qualità.
Anche il settore delle costruzioni si sta rivelando un’opportunità straordinaria per le imprese italiane negli Emirati Arabi Uniti (EAU), grazie a un mercato in rapida espansione e a progetti infrastrutturali ambiziosi.
Gli EAU stanno investendo massicciamente in infrastrutture per sostenere la crescita economica e diversificare l’economia oltre il petrolio, includendo lo sviluppo di porti, aeroporti, reti stradali e ferroviarie, oltre a ospedali, scuole e strutture turistiche.
Le aziende italiane, rinomate per la qualità e l’innovazione nel settore delle costruzioni, possono trovare un terreno fertile per espandere la loro presenza.
Esportare negli EAU significa infatti poter sfruttare la crescente domanda di tecnologie italiane per l’edilizia, materiali da costruzione e pietre naturali, che sono particolarmente apprezzati. Nel primo semestre del 2023, le esportazioni italiane di tecnologie per l’edilizia negli EAU hanno raggiunto i 60 milioni di euro, grazie a un incremento del 98% nel volume di materiali da costruzione e pietre naturali.
I progetti infrastrutturali negli Emirati Arabi Uniti sono progettati per potenziare il turismo internazionale attraverso la costruzione di nuove strutture alberghiere e turistiche.
Questo scenario offre alle imprese italiane l’opportunità di partecipare a gare d’appalto per la realizzazione di opere civili, sia nel settore pubblico che privato.
Le aziende possono operare come fornitori specializzati o subappaltatori, apportando la loro expertise in design, ingegneria e gestione dei progetti. Inoltre, il mercato emiratino richiede una vasta gamma di prodotti e servizi legati all’edilizia, dai macchinari per la lavorazione e la costruzione ai mobili e all’arredamento d’interni.
Per avere successo negli Emirati Arabi Uniti, le imprese italiane devono comprendere a fondo le dinamiche locali e sviluppare strategie mirate.
La ricerca di mercato rimane cruciale per analizzare i competitor e identificare le modalità di comunicazione più efficaci per il target, un aspetto essenziale anche nel digital export. Questo approccio può fare la differenza nel navigare un mercato con grandi potenzialità, soprattutto alla luce del recente forum che ha evidenziato nuove opportunità.
Gli Emirati Arabi Uniti offrono dunque un ambiente assai favorevole per le aziende che desiderano espandersi, grazie a infrastrutture avanzate e politiche economiche aperte. Per sfruttare appieno queste opportunità, è però fondamentale avere una strategia ben definita e una comprensione approfondita delle esigenze locali.
Considerando questo scenario, le imprese italiane possono beneficiare di un supporto che può fare la differenza, per affrontare le sfide di un mercato che rimane altamente competitivo.
Octagona, con la sua esperienza nelle internationalization strategies, è in grado di guidare le aziende italiane in questo percorso. Offriamo consulenza per sviluppare piani d’azione efficaci, che includono l’analisi del mercato, la pianificazione strategica e l’implementazione di soluzioni su misura.
Con il nostro supporto, le imprese possono cogliere i vantaggi di un mercato in espansione e posizionarsi con successo negli Emirati Arabi Uniti.
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