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Export in Vietnam nel 2025: focus su un mercato in espansione

Export in Vietnam nel 2025: focus su un mercato in espansione

L'export in Vietnam per le imprese italiane rappresenta un’opportunità significativa in un contesto economico in forte crescita. Il prodotto interno lordo (PIL) del Vietnam è aumentato del 7,09% nel 2024 rispetto all’anno precedente, superando l’obiettivo del 6,5% fissato dall’Assemblea Nazionale, secondo i dati dell’Ufficio Generale di Statistica vietnamita riportati da Vietnam News.

Il PIL complessivo stimato per il 2024 è di oltre 476 miliardi di dollari, con un PIL pro capite di 4.700 dollari. L’indice medio dei prezzi al consumo è cresciuto del 3,6% rispetto al 2023, mentre l’inflazione di fondo ha registrato un incremento medio del 2,7%. Gli investimenti diretti esteri nel 2024 hanno raggiunto il livello più alto dal 2020, superando i 25 miliardi di dollari, con un aumento del 9,4% rispetto all’anno precedente.

I settori principali che hanno contribuito a questa crescita sono stati quello dei servizi e quello industriale, seguiti dal settore agricolo, forestale e della pesca. Questo progresso è avvenuto nonostante varie calamità naturali, tra cui il tifone Yagi nel settembre 2024, che oltre a provocare più di 300 vittime ha causato danni per almeno 3 miliardi di dollari.

Export in Vietnam

 

Export in Vietnam: l’affermazione di un mercato emergente

La Banca Mondiale prevede che nel 2025 il Vietnam registrerà la crescita economica più rapida tra tutte le economie in via di sviluppo dell’Asia orientale. Questa previsione, che posiziona il Vietnam al di sopra dei suoi vicini regionali, evidenzia l’impressionante progresso del Paese, sostenuto da riforme strutturali, un settore manifatturiero in forte espansione e una strategia commerciale orientata all’internationalization.

Dopo un passato di performance economiche modeste, oscurato dai grandi colossi asiatici, il Vietnam si è affermato come uno dei mercati emergenti più dinamici a livello globale. Dal 2010, è classificato tra i paesi a medio reddito, con l’ambizioso obiettivo di diventare un paese industrializzato entro il 2030.

Crescita economica e opportunità 

La crescita economica del Vietnam è stata vigorosa nell’ultimo decennio: quasi il 7% annuo nel periodo 2015-19, 3% nel 2020 e addirittura 8% nel 2022. Secondo le previsioni della Banca Mondiale, la crescita economica del Vietnam potrebbe raggiungere il 6,5% nel 2025, rispetto a una media regionale del 4,5% per le altre economie in via di sviluppo dell’Asia orientale. Questo dato non solo testimonia la resilienza del Vietnam di fronte alle sfide globali, ma dimostra anche la sua capacità di riposizionarsi nelle catene di approvvigionamento mondiali, specialmente nel contesto delle tensioni commerciali tra le grandi potenze.

Negli ultimi dieci anni infatti, il Vietnam si è affermato come un importante polo industriale nella regione, attirando ingenti investimenti diretti esteri (IDE) in settori chiave come l’elettronica, il tessile e l’automotive. Recentemente, il Paese ha ulteriormente consolidato la sua posizione diversificando i suoi partner commerciali e sfruttando accordi di libero scambio con l’European Union, gli United States e altri blocchi economici.

Il Paese rappresenta una delle principali porte d’entrata verso i mercati del sud-est asiatico, suscitando grande interesse tra le PMI italiane che vedono in Hanoi la piattaforma ideale per espandersi nel mercato dell’ASEAN.

Opportunità export in Vietnam

 

L’importanza del settore manifatturiero

Diversi fattori spiegano la spiccata crescita economica del Vietnam. In particolare, il manufacturing sector vietnamita, già pilastro dell’economia, continua a svilupparsi con un ritmo sostenuto. Il Paese beneficia delle delocalizzazioni di imprese, in particolare cinesi, che cercano di diversificare le loro basi produttive a causa delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti. In secondo luogo, il Vietnam sta investendo massicciamente nella modernizzazione delle sue infrastrutture per sostenere l’espansione industriale.

Il settore manifatturiero, sostenuto da forti afflussi di investimenti esteri attratti dagli incentivi locali e dalla disponibilità di manodopera giovane, qualificata e a basso costo, è il motore di crescita del paese. La struttura industriale è costituita al 96% da PMI, dinamiche e determinate ad acquisire prodotti, macchinari, tecnologia e modelli di gestione avanzati per inserirsi nelle catene produttive internazionali a più alto valore aggiunto. I vantaggi offerti dagli accordi di libero scambio, come quelli ASEAN, CPTPP e RCEP, incentivano ulteriormente il profilo di hub manifatturiero del Vietnam.

Questa crescita offre significative opportunità per l’export in Vietnam, rendendo il paese un mercato attraente per le imprese globali che cercano di espandere la loro presenza in Asia.

Le riforme economiche, fattore chiave per la trasformazione

Negli ultimi decenni, il Vietnam ha compiuto notevoli progressi, grazie a riforme economiche mirate. Dopo la fine della guerra del Vietnam nel 1975 e l’embargo commerciale degli Stati Uniti fino al 1994, le riforme di mercato degli anni ’80 hanno attirato investimenti esteri e incrementato le esportazioni. L’adesione all’ASEAN nel 1995 e all’OMC nel 2007, insieme alla “partnership strategica globale” con gli Stati Uniti nel 2023, hanno rafforzato le relazioni internazionali del Paese.

Le riforme economiche hanno portato il Vietnam a passare da una delle nazioni più povere del mondo a un’economia a medio reddito nel giro di pochi decenni. Ora, con la ripresa ciclica in atto, i dati demografici favorevoli e l’imminente passaggio allo status di mercato emergente (ME), il Paese sembra pronto per un altro importante passo avanti nella sua trasformazione. 

Vietnam: una solida alternativa alla Cina

Con la fiducia nella Cina in calo a causa di costi del lavoro crescenti e prospettive economiche incerte, il Vietnam è in pole position per attrarre produttori che vogliono ridurre l’esposizione a Pechino

Gli investimenti diretti esteri (IDE) in Vietnam hanno raggiunto 2,8 miliardi di dollari nei primi due mesi dell’anno, con un aumento del 9,8% rispetto al 2023. Singapore, Hong Kong e Giappone sono le principali fonti di investimento, con Samsung come maggiore investitore straniero. 

Il Paese vanta un’economia ben bilanciata, con un avanzo delle partite correnti e commerciale. Il rapporto debito/PIL del 2023 è moderato al 37%. La demografia continua a sostenere la crescita, con una classe media in espansione che dovrebbe superare i 75 milioni entro il 2030.

La Ho Chi Minh City Stock Exchange (HoSE) è attualmente classificata come mercato di frontiera, ma il Vietnam sta cercando di ottenere lo status di mercato emergente, che potrebbe generare afflussi netti esteri di 30 miliardi di dollari entro il 2030. 

L’interesse degli investitori per il Vietnam è destinato ad aumentare, grazie al nuovo sistema tecnologico della Korea Exchange (KRX) che migliorerà la liquidità del mercato azionario. Questo rafforzamento è uno dei motivi per cui l’export in Vietnam sta diventando sempre più rilevante, posizionando il paese come un punto focale per le aziende italiane che vogliono espandere il proprio business oltre i confini nazionali.  

Un emergente hub per la Tecnologia dell’Informazione (IT)

Il Vietnam sta emergendo come un hub tecnologico di rilievo grazie alla disponibilità di programmatori altamente qualificati a costi competitivi. Infatti le aziende tecnologiche globali stanno sempre più riconoscendo il potenziale della nazione, investendo in infrastrutture e risorse umane per sfruttare il talento locale. La presenza di programmatori che costano circa il 90% in meno rispetto a quelli statunitensi e il 15% in meno rispetto a quelli indiani rende il Vietnam un’opzione molto interessante per l’outsourcing IT. 

According to theultimo indice Global Services Location di Kearney, il Vietnam è classificato come La settima località più interessante al mondo per l’outsourcing informatico. Questo riconoscimento sottolinea la crescente importanza del Vietnam come centro tecnologico, spingendo il Paese a continuare a qualificare la propria forza lavoro per soddisfare la domanda globale.

Le prospettive per l’export in Vietnam

L’entrata in vigore dell’accordo EVFTA (European Vietnam Free Trade Agreement) nell’agosto 2020 ha eliminato dazi doganali e burocrazia, facilitando gli scambi di beni chiave come elettronica, prodotti foof&beverage e farmaceutici, e aprendo notevolmente il mercato vietnamita alle esportazioni di servizi dell’UE, come trasporti e telecomunicazioni. Questo rappresenta un vantaggio significativo per l’export in Vietnam, consentendo alle aziende europee di accedere a un mercato in rapida crescita con minori barriere commerciali.

Come accennato in precedenza, il Vietnam sta anche investendo massivamente nel miglioramento delle infrastrutture, riconoscendo che ciò aumenta la competitività del paese. Con investimenti pari al 5,7% del PIL, il Vietnam guida l’area in termini di spesa infrastrutturale, con incentivi fiscali in ambito ferroviario e per l’energia solare, segno di un focus crescente sulle energie rinnovabili.

Il rapido cambiamento demografico e sociale del Vietnam è un altro elemento di interesse. La popolazione ha superato i 99 milioni di abitanti e dovrebbe raggiungere i 120 milioni entro il 2050. Con il 70% della popolazione sotto i 35 anni, la classe media, attualmente il 13% della popolazione, dovrebbe raggiungere il 26% entro il 2026 (Fonte: Export.gov.it). Questa evoluzione demografica amplia ulteriormente le opportunità per l’export, grazie a una base di consumo sempre più vasta e variegata.

I rapporti con l’Italia e le opportunità per le imprese italiane

Il Vietnam rappresenta un partner strategico per l’Italia nel sud-est asiatico, mentre l’Italia si posiziona come il secondo partner commerciale del Vietnam nell’Unione Europea. Negli ultimi anni, l’interscambio commerciale tra i due paesi ha registrato una crescita costante, con incrementi significativi nel 2021 e 2022. L’Italia esporta principalmente pellami, macchinari industriali, prodotti tessili e clothing in Vietnam, che a sua volta esporta telefoni, elettronica e prodotti ittici in Italia.

Beneficiando dell’accordo EVFTA, la cooperazione tra i due paesi è facilitata, spingendo le aziende vietnamite a modernizzare i loro processi produttivi con tecnologie italiane di massimo livello. The “Made in Italy” è visto in Vietnam come sinonimo di qualità e innovazione, aprendo ulteriori opportunità per i prodotti italiani.

L’accordo promuove anche lo sviluppo sostenibile e la protezione ambientale, settori in cui i prodotti italiani possono avere un impatto significativo, specialmente nel settore alimentare. Si prospetta quindi uno scenario in cui le relazioni commerciali tra Italia e Vietnam continueranno a rafforzarsi, con benefici reciproci.

Octagona, leader nell’internationalization of companies, è pronta a supportare aziende di ogni settore desiderose di ampliare il proprio mercato in Vietnam e in altri paesi del sud-est asiatico. Contact us per ulteriori informazioni su come cogliere queste opportunità di crescita.

 

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