New budget in India: last March 16, the Indian Finance Minister, Pranab Mukherjee, presented the Budget (the Indian Government's programmatic tool equivalent to our budget) for the next financial year 2012/13.
Oltre alla presentazione delle misure che verranno attuate nel nuovo anno fiscale, il Ministro ha fatto il punto sull’andamento dell’economia Indiana. Le cifre fornite per il 2011-2012 hanno presentato delle differenze rispetto a quanto annunciato nel’anno precedente: la crescita si è attestata al +6.9%, dato più basso se paragonato al PIL del 2010-2011 (in cui si è sperimentato un incremento dell’8.4%) e alle previsioni della precedente finanziaria, che indicavano un +9%. Nonostante la crisi globale, che ha avuto anche se in maniera lieve delle ripercussioni sull’economia Indiana, il Subcontinente si configura sempre tra le prime cinque economie al mondo in termini di crescita e le previsioni indicano un +7.6% per il prossimo anno fiscale 2012-2013, e un +8.6% per l’anno successivo.
Al fine di proseguire sul percorso di crescita intrapreso, il Budget 2012-2013 ha identificato sostanzialmente cinque punti che avranno l’obiettivo di consolidare la crescita economica:
Per quanto riguarda i settori, Mukherjee intende spingere sullo sviluppo infrastrutturale, settore nevralgico per la crescita dell’India: a tal proposito, verranno complessivamente stanziati, sia da parte del settore pubblico che da parte di investitori privati, circa 770 miliardi di €. Al fine di garantire trasporti più efficienti, in grado di permettere una più rapida circolazione delle merci, il Governo ha deciso di ampliare la linea stradale per una lunghezza pari a 8.800 km, ovvero il 14% in più rispetto al budget dell’anno precedente, con un investimento di circa 4 miliardi di €.
Anche il settore agricolo, che continua ad essere ritenuto una priorità da parte del Governo, sarà oggetto di forti sovvenzionamenti: è stato infatti proposto un aumento del credito per gli agricoltori fino a 88 miliardi di €, in modo da poter permettere loro un più facile accesso alle moderne attrezzature agricole. Inoltre con la nuova finanziaria si darà il via all’implementazione del National Mission on Food Processing, programma che dovrebbe incoraggiare una più forte crescita nel settore della trasformazione alimentare.
Mukherjee ha inoltre affermato che il Governo intende prendere seriamente in considerazione due importanti proposte: la prima riguarda la possibilità di consentire alle compagnie aeree straniere la partecipazione fino al 49% nel capitale di un’impresa di trasporto aereo; la seconda riguarda la volontà di arrivare ad un accordo per la concessione di IDE nel retail multi-brand fino al 51%, e si tratterebbe di una misura davvero fondamentale per il Paese, considerati i recenti ostacoli che non hanno permesso una totale liberalizzazione del settore. Il Ministro ha inoltre proposto di istituire un fondo di 770 milioni di € per dare accesso al credito a micro, piccole e medie imprese.
Ulteriori misure riguardano interventi alcune riforme sociali (lancio del programma National Urban Health Mssion e intervento sugli alloggi per le fasce più deboli della popolazione), il settore tessile e il settore finanziario: proprio per quest’ultimo è stato lanciato il Rajiv Gandhi Equity Savings Scheme, tax deduction program for investors in the retail sector.
Da un punto di vista fiscale, il Ministro ha promesso iniziative volte al combattere il problema della corruzione e ha aumentato l’excise duty (equivalente della nostra IVA) e la service tax (tassa sui servizi). L’assenza di una proposta per la riduzione dell’aliquota dell’imposta sulle società (denominata corporate tax) non soddisfa le aziende, ma il Governo ha cercato di ovviare proponendo una serie di misure per promuovere gli investimenti attraverso sgravi fiscali in vari settori, tra cui agricoltura, infrastrutture, minerario, ferrovie e strade, aviazione civile, benessere e ambiente.
Inoltre al fine di abbattere il contenzioso tributario e garantire la certezza fiscale per gli investitori stranieri, il Governo ha deciso di introdurre da quest’anno l’Advance Pricing Agreement. L’APA, nell’ambito della disciplina sui prezzi di trasferimento, è un accordo tra il contribuente e l’Amministrazione fiscale, che affronta le questioni relative ai prezzi di trasferimento all’interno di un gruppo di transazioni tra imprese per un certo periodo, definendo metodologie appropriate, termini e condizioni.
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