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Esportare negli Emirati Arabi Uniti: il settore costruzioni

Esportare negli Emirati Arabi Uniti: il settore costruzioni

Esportare negli Emirati Arabi Uniti rappresenta una significativa opportunità per le imprese italiane, grazie alla loro popolazione numerosa e a mercati interni in rapida espansione.

Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) sono un hub essenziale per le aziende italiane che mirano non solo ai mercati del Medio Oriente, ma anche a quelli dell’Africa orientale e dell’Asia meridionale. In poco più di 50 anni, questa federazione si è trasformata in una delle economie più avanzate e dinamiche della regione.

Quali opportunità specifiche si aprono per l’export nel paese, specialmente nel settore delle costruzioni, dove il comparto involucro edilizio ha registrato una crescita globale del 28,33% nell’ultimo quinquennio?

Esportare negli Emirati Arabi Uniti: gli incentivi chiave per le strategie di internazionalizzazione delle imprese italiane nel settore costruzioni

Gli Emirati Arabi Uniti hanno consolidato la loro posizione come un importante polo di attrazione per gli Investimenti Diretti Esteri (IDE), classificandosi al primo posto nel mondo arabo e al 19° posto globale per flussi in entrata nel 2021, secondo il World Investment Report 2022 dell’UNCTAD.

Questo risultato è stato favorito da una riforma che consente a chi intende esportare negli Emirati Arabi Uniti di detenere fino al 100% delle imprese locali, eliminando il precedente limite del 49%. Inoltre, il processo burocratico per la costituzione di società straniere è stato semplificato e le restrizioni sulla nazionalità del presidente e della maggioranza del consiglio di amministrazione delle società per azioni sono state eliminate.

Esploriamo ora quali altri aspetti positivi sono cruciali per l’export italiano e devono essere considerati nelle strategie di internazionalizzazione verso questa confederazione, con un focus sul settore delle costruzioni.

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I generali vantaggi per le aziende che intendono esportare negli Emirati Arabi Uniti

Gli EAU hanno investito pesantemente nelle Free Trade Zone (FTZ) per l’attività delle imprese che vogliono esportare nella regione. In queste aree, le aziende possono essere interamente di proprietà straniera e godere di esenzioni fiscali che durano tra 15 e 50 anni, rinnovabili. Non vi sono imposte sulle società per almeno 15 anni, né restrizioni valutarie o dazi doganali. Fuori dalle FTZ, l’imposta di importazione è in media del 5% su tutte le merci, con alcune eccezioni. Le FTZ hanno contribuito allo sviluppo economico, attratto investimenti stranieri e promosso l’acquisizione di know-how cruciale per la crescita del paese.

Per attrarre e trattenere professionisti qualificati dall’estero, gli Emirati hanno poi introdotto nel settembre 2021 il “Green Visa” per professionisti, investitori, imprenditori e studenti laureati, consentendo loro di sponsorizzarsi anche senza un’impresa. È stato anche introdotto il “Freelancers Visa” per lavoratori autonomi in settori specializzati.

Gli Emirati offrono un sistema fiscale molto favorevole per le imprese straniere, con nessuna imposta federale sul reddito delle società. Tuttavia, gli EAU possono applicare l’imposta sul reddito localmente fino al 55%, ma solo su entità impegnate nel settore delle risorse naturali. L’IVA generale del 5% è stata introdotta nel 2018, esentando alcuni settori come assistenza sanitaria, istruzione e trasporti pubblici.

Con un elevato reddito pro capite stimato a oltre 47.498 dollari (a parità di potere d’acquisto), gli Emirati offrono un mercato con elevati standard di vita, attrattivo per i settori del lusso. Le donne emiratine, residenti occidentali e turisti influenzano significativamente il mercato, con il 43% dei loro acquisti dedicato alla moda, spendendo in media il 300% in più rispetto alla media della popolazione.

Gli incentivi per la crescita dei settori non petroliferi

Negli ultimi anni, gli Emirati Arabi Uniti hanno avviato un processo di diversificazione economica per ridurre la dipendenza dal petrolio e promuovere uno sviluppo sostenibile. Questa strategia mira ad aumentare il contributo dei settori non legati al petrolio all’economia del Paese, creando un modello di sviluppo basato su innovazione, tecnologia e creatività.

Tra i progetti chiave c’è “Operation 300 Bn“, lanciato dal Ministero dell’Industria e della Tecnologia, che punta a raddoppiare il contributo del settore industriale e manifatturiero al PIL nazionale entro il 2031.

Questo contesto, arricchito dall’eredità positiva di Expo Dubai 2020, rappresenta un’opportunità per l’aumento della domanda di beni italiani nei settori non petroliferi come quello delle costruzioni.

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Le ulteriori opportunità offerte negli EAU per il settore costruzioni

Dalle ultime ricerche di ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, emerge che le esportazioni italiane nel campo delle tecnologie per il settore edile negli Emirati Arabi Uniti (EAU) hanno raggiunto i 60 milioni € nel primo semestre del 2023. Un risultato frutto dell’aumento in volume dell’export pari al 98% nel settore dei materiali da costruzione e delle pietre naturali e del 29,89% in quello delle tecnologie per l’edilizia, rispetto allo stesso periodo del 2022.

Le principali opportunità per le imprese italiane si concentrano sui grandi progetti di investimento, in particolare nel settore dell’infrastruttura supportato dal governo degli Emirati Arabi Uniti. Questi progetti mirano a potenziare il turismo internazionale attraverso la costruzione di porti, aeroporti, reti stradali e ferroviarie, ospedali, scuole, strutture turistiche, alberghiere e impianti industriali. Questo offre alle imprese italiane la possibilità di ottenere contratti per la realizzazione di opere civili sia nel settore pubblico che privato, agendo come fornitori settoriali o sub-contractor.

Le maggiori opportunità si presentano per le aziende attive nell’edilizia, nei prodotti metallurgici e nei servizi. Questo contesto genera una domanda significativa di materiali, macchinari per la lavorazione e la costruzione, nonché mobili (il settore residenziale rappresenta il 90% del mercato, mentre quello per uffici il restante 10%), arredamento e interior design, compresi accessori e complementi.

Gli imprenditori italiani che intendono esportare negli Emirati Arabi Uniti possono contare dunque su un ambiente ricco di opportunità. Tuttavia, per conquistare o consolidare quote di mercato negli EAU e competere efficacemente nelle gare internazionali, sono necessari una profonda comprensione del mercato locale e una strategia ben definita.

Octagona fornisce un supporto valido alle imprese che vogliono espandere il proprio business negli Emirati Arabi Uniti e in India, offrendo una consulenza di internazionalizzazione per le imprese specializzata e mirata. Per esplorare tutte le opportunità, anche nel settore delle costruzioni, ti invitiamo a contattarci.

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