Italia e Francia intrattengono da molti anni relazioni economiche molto proficue, i cui margini di crescita sono ancora ampi: si tratta, infatti, di due economie interdipendenti e vicine dal punto di vista geografico e culturale.
Secondo i dati ISTAT, le esportazioni italiane verso il mercato francese sono riuscite a superare i livelli raggiunti prima della pandemia da COVID-19 già nel 2021, toccando i 53 miliardi di euro.
Inoltre, dal 2015 in poi, gli investimenti italiani in Francia sono cresciuti progressivamente, con il risultato di aver trasformato il paese nella prima destinazione europea dei progetti di investimento realizzati all’estero da imprese italiane, per un totale di circa 32 miliardi di euro.
Italia e Francia intrattengono da molti anni relazioni economiche molto proficue, i cui margini di crescita sono ancora ampi: si tratta, infatti, di due economie interdipendenti e vicine dal punto di vista geografico e culturale.
Secondo i dati ISTAT, le esportazioni italiane verso il mercato francese sono riuscite a superare i livelli raggiunti prima della pandemia da COVID-19 già nel 2021, toccando i 53 miliardi di euro.
Inoltre, dal 2015 in poi, gli investimenti italiani in Francia sono cresciuti progressivamente, con il risultato di aver trasformato il paese nella prima destinazione europea dei progetti di investimento realizzati all’estero da imprese italiane, per un totale di circa 32 miliardi di euro.
I punti di forza che rendono l’economia francese un’interessante opzione per la destinazione delle nostre esportazioni, possono essere sintetizzati come segue:
Le principali categorie merceologiche su cui orientare i propri investimenti sono:
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