Summary
L’export in Arabia Saudita rappresenta oggi una delle frontiere più promettenti per le imprese italiane, grazie alla trasformazione epocale guidata dal programma Vision 2030. Con accordi bilaterali per 10 miliardi di dollari firmati nel gennaio 2025 e una crescita delle esportazioni italiane del +27% nel 2024, il mercato saudita si sta affermando come hub strategico per l’internazionalizzazione del Made in Italy. I mega-progetti infrastrutturali come NEOM, il boom dei settori rinnovabili, manifattura 4.0, HORECA e lusso, uniti a un framework fiscale favorevole, creano opportunità senza precedenti. Tuttavia, il successo richiede una strategia mirata, comprensione del contesto locale e partnership strategiche per navigare efficacemente questo mercato in rapido mutamento.
L’export in Arabia Saudita si sta affermando non solo come un’opportunità legata a una potenza energetica globale, ma anche come una delle frontiere più dinamiche e strategiche per l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Il paese sta attraversando una trasformazione socio-economica senza precedenti, catalizzata dall’ambizioso programma “Vision 2030″. Questo piano strategico, lanciato nel 2016 sotto la guida del Principe Ereditario Mohammed bin Salman, mira a ridefinire radicalmente i fondamentali dell’economia saudita, riducendo la storica dipendenza dalle rendite degli idrocarburi per costruire un modello di sviluppo diversificato, basato sulla conoscenza, sull’innovazione e sugli investimenti privati.
In questo contesto di profondo rinnovamento, le relazioni bilaterali tra Italia e Arabia Saudita hanno raggiunto un livello di maturità e cooperazione senza precedenti. Questo legame, fondato su solide basi politiche, economiche e culturali, si è tradotto in una partnership strategica che va oltre la semplice logica commerciale. Le imprese italiane, con il loro ineguagliabile know-how manifatturiero, la loro eccellenza tecnologica e la loro creatività riconosciuta a livello mondiale, sono posizionate in modo ideale per diventare protagoniste di questa epocale transizione, trasformando il potenziale dell’export in Arabia Saudita in una leva di crescita strategica. Questo articolo analizza in dettaglio il quadro delle opportunità, il contesto normativo e le strategie operative per le aziende italiane che intendono cogliere le sfide e le immense potenzialità di questo mercato in piena espansione.
La crescente convergenza di interessi tra Roma e Riyadh è stata sancita da una serie di incontri istituzionali e accordi di alto profilo. Un momento chiave è stato l’Investment Forum Italia-Arabia Saudita, tenutosi a Milano nel settembre 2023. L’evento, che ha visto la partecipazione di oltre mille imprese e l’intervento del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e del Ministro degli Investimenti saudita, Khalid Al-Falih, ha messo in luce la volontà congiunta di elevare la cooperazione a un livello superiore, esplorando sinergie in settori innovativi come le energie rinnovabili, il digitale, l’aerospazio e la farmaceutica.
Questa traiettoria ha raggiunto il suo apice il 26 gennaio 2025, con la visita del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ad Al’Ula. In questa occasione è stata firmata una dichiarazione di partenariato che ha sbloccato accordi commerciali e industriali per un valore complessivo di circa 10 miliardi di dollari. “Questa cifra dà un’idea dello straordinario salto che ci siamo impegnati a fare insieme,” ha affermato il Premier, sottolineando come questi accordi costituiscano “piattaforme su cui costruire insieme ulteriori opportunità”. Questa intesa non rappresenta un punto di arrivo, ma una solida base per un futuro di collaborazione integrata, in cui le competenze italiane possono supportare direttamente gli obiettivi di Vision 2030.

Per comprendere appieno la portata delle opportunità, è essenziale analizzare l’architettura di Vision 2030. Non si tratta di un semplice piano economico, ma di un progetto olistico che poggia su tre pilastri:
Questo programma si traduce in una serie di “Giga-progetti” dal valore di centinaia di miliardi di dollari, veri e propri cantieri a cielo aperto che richiedono competenze ingegneristiche, tecnologiche e creative di altissimo livello. Tra questi spiccano NEOM, la futuristica città-stato da 500 miliardi di dollari che includerà “The Line”, una metropoli lineare lunga 170 km a zero emissioni; il Red Sea Project e AMAALA, destinazioni turistiche di lusso focalizzate sulla sostenibilità e il benessere; e Qiddiya, una capitale dell’intrattenimento, dello sport e delle arti alle porte di Riyadh. Questi progetti, insieme allo sviluppo di hub industriali e zone economiche speciali, rappresentano il cuore pulsante della domanda di beni e servizi, alimentando direttamente le opportunità di per le filiere del Made in Italy.
Il governo italiano ha prontamente riconosciuto il potenziale strategico del mercato saudita, inserendolo tra le priorità del “Piano d’azione per l’accelerazione dell’export sui mercati extra-UE ad alto potenziale“, presentato dal Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani il 21 marzo 2024. L’obiettivo è chiaro: portare il valore complessivo dell’export italiano a 700 miliardi di euro entro la fine della legislatura, partendo dai 623,5 miliardi del 2024.
I dati confermano la validità di questa strategia. Nel 2024, le esportazioni italiane verso l’Arabia Saudita hanno registrato una performance eccezionale, raggiungendo un incremento del +27% rispetto all’anno precedente.

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La diversificazione economica saudita apre praterie per le filiere italiane. Le opportunità non si limitano ai settori tradizionali, ma si estendono a comparti innovativi e ad alto contenuto tecnologico.
Per attrarre investimenti e competenze, il governo saudita ha implementato un framework normativo e fiscale estremamente favorevole. I principali vantaggi includono:
Per facilitare l’incontro tra domanda e offerta, sono state create piattaforme di business strategiche. Il Saudi-Italian Business Forum si è già affermato come un appuntamento cruciale.
Nel settore HORECA, un evento di riferimento sarà Host Arabia, organizzato da Fiera Milano a Riyadh dal 15 al 17 dicembre 2025 in concomitanza con Saudi HORECA. Questa iniziativa mira a capitalizzare la crescita del mercato GCC per i settori rappresentati a HostMilano.
Navigare il mercato saudita, per quanto promettente, richiede una preparazione meticolosa per avere successo nell’export in Arabia Saudita. Le principali sfide includono:
L’Arabia Saudita non è più solo un mercato di destinazione, ma un partner strategico con cui costruire il futuro. La scala della sua trasformazione offre alle imprese italiane un’opportunità generazionale per posizionarsi in uno degli hub economici più importanti del XXI secolo. Tuttavia, il successo nell’export in Arabia Saudita non può essere improvvisato. Richiede visione, pianificazione, investimenti e, soprattutto, una conoscenza approfondita del terreno.
Affrontare un mercato di tale portata senza una guida esperta può trasformare una grande opportunità in un rischio costoso. È indispensabile affidarsi a chi conosce le dinamiche locali, le procedure normative e le strategie più efficaci per penetrare il mercato e consolidare la propria presenza.
Octagona è la società di consulenza leader nell’accompagnare le imprese italiane nei loro percorsi di internazionalizzazione. Con un’esperienza consolidata nei mercati del Medio Oriente e un approccio su misura, offre il supporto necessario per trasformare il potenziale del mercato saudita in risultati concreti. Dalla definizione della strategia di ingresso alla ricerca di partner, dall’analisi di mercato all’assistenza legale e fiscale, possiamo essere il riferimento per la vostra crescita in Arabia Saudita, qualsiasi sia il settore interessato. Contattateci per ogni informazione.
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