Moda, cibo e arredamento, tradizionalmente le colonne portanti del Made in Italy, rappresentano solo una parte dei settori principali delle esportazioni italiane verso l’Arabia Saudita. Le prospettive per le aziende italiane in questo mercato sono particolarmente promettenti, soprattutto nei comparti più dinamici come legno e arredo, mezzi di trasporto, apparecchiature elettriche e costruzioni.
Questo scenario positivo è rafforzato da un partenariato strategico con l’Arabia Saudita, che estende la cooperazione a settori chiave come energia rinnovabile, digitale e spazio. Inoltre, le imprese italiane possono beneficiare delle opportunità di investimento offerte dalla Saudi Vision 2030, un ambizioso programma di riforme volto a trasformare l’economia saudita, riducendo la dipendenza dagli idrocarburi e favorendo una crescita basata su servizi e conoscenza.
Nel periodo 2024-2027, le importazioni saudite sono previste in crescita, con un tasso annuo stimato intorno al 5%. Le relazioni tra Italia e Arabia Saudita in particolare, si collocano attualmente in un contesto particolarmente favorevole, con l’export italiano in costante aumento. La nazione rappresenta il terzo mercato di destinazione per i beni italiani nell’area del Medio Oriente e Nord Africa, posizionandosi al 32° posto a livello globale.
Guardando alle prospettive del settore delle costruzioni, l’aumento degli investimenti infrastrutturali e urbanistici, in linea con i mega-progetti della Vision 2030, insieme al costante incremento demografico (stimato al 2% annuo e con una popolazione che supera i 36 milioni di abitanti), indica una crescita promettente per le esportazioni nei settori delle costruzioni e del design.
Il contesto imprenditoriale in Arabia Saudita è infatti estremamente dinamico caratterizzato da riforme che semplificano le attività commerciali e attraggono investimenti esteri. Il Paese offre inoltre significativi vantaggi fiscali, tra cui l’assenza di tasse sul reddito personale, un’aliquota del 20% sul reddito d’impresa e un’IVA fissata al 15%. Inoltre, sono in vigore numerosi accordi per evitare la doppia imposizione fiscale, inclusi quelli con l’Italia. Ulteriori incentivi comprendono agevolazioni per l’importazione di materiali e attrezzature destinati a nuovi investimenti produttivi, facilitazioni nell’ottenimento di visti e supporto alle joint ventures e alla localizzazione delle attività.
Alla luce di questi fattori, il settore delle costruzioni emerge come un ambito strategico con ottime prospettive di sviluppo e opportunità significative per le aziende italiane.
L’Arabia Saudita rappresenta un mercato di ampie dimensioni, con una popolazione di quasi 36 milioni di abitanti, prevalentemente giovane, e un tasso di crescita demografica annuo compreso tra il 2% e il 3%. Questi fattori suggeriscono un aumento costante della popolazione nel prossimo decennio, aprendo notevoli opportunità di business per le aziende italiane.
Il rapido incremento demografico, infatti, sta generando una domanda crescente di alloggi, infrastrutture e servizi, che rappresenta il principale driver di crescita del Paese. Gli ingenti investimenti previsti dal governo saudita mirano proprio a sostenere una domanda destinata a raggiungere livelli senza precedenti.
Già tra i comparti chiave per l’export italiano, il settore costruzioni in Arabia Saudita emerge appunto in prima linea, grazie ai numerosi progetti promossi nell’ambito della Vision 2030. Secondo l’Osservatorio Economico del MAECI, le principali opportunità sono legate allo sviluppo urbanistico e immobiliare, con un mercato delle costruzioni che ha registrato una crescita costante negli ultimi anni. Il Paese infatti, è il maggiore produttore e consumatore di materiali edili di tutta la regione del Medio Oriente.
Un recente rapporto della società di consulenza immobiliare Knight Frank infatti prevede che la nazione diventerà il principale mercato edile a livello globale entro il 2028. Lo studio sottolinea una crescita straordinaria nel settore delle costruzioni in Arabia Saudita, con una produzione industriale che nella prima metà di quest’anno ha raggiunto i 141 miliardi di dollari, registrando un incremento del 43% rispetto al 2023. Le proiezioni indicano che questo valore supererà i 181 miliardi di dollari entro la fine del 2028.
Le stime di GlobalData prevedono una crescita media annua superiore al 4% per questo mercato nel periodo 2024-2027, e le opportunità riguardano numerosi comparti, tra cui: materiali da costruzione (con particolare focus sulla ceramica), illuminazione e macchinari. trattamento delle acque, impianti elettrici. Molte imprese italiane hanno già colto le opportunità offerte dallo sviluppo di città futuristiche, come Neom, e l’aggiudicazione dei Giochi Olimpici Invernali del 2029 apre ulteriori prospettive nei settori legati alla costruzione di impianti e infrastrutture dedicate all’evento.
Octagona, grazie a oltre dieci anni di esperienza nell’internazionalizzazione delle imprese, è in grado di offrire un’assistenza completa alle aziende interessate a entrare in questo mercato. Sviluppiamo progetti su misura, seguendo le specifiche richieste dei clienti.
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