Business Process Outsourcing for Global Competitiveness
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Business Process Outsourcing per essere competitivi sui mercati internazionali

Business Process Outsourcing per essere competitivi sui mercati internazionali

Negli ultimi due decenni il contesto globale in cui operano le imprese è profondamente cambiato, anche grazie alla crescente diffusione di soluzioni come il Business Process Outsourcing (BPO) 

 Digitalizzazione, competitività internazionale, nuovi modelli di consumo e supply chain dinamiche impongono un approccio strategico all’organizzazione aziendale, in cui strumenti come il BPO e il business strategic sourcing assumono un ruolo centrale, per incrementare l’efficienza, accelerare l’innovazione e affrontare le sfide poste dai mercati mondiali. 

 The successo nell’export – oggi più che mai – passa dalla conoscenza dei mercati di destinazione (tramite ricerche mirate) e dalla capacità di approvvigionarsi in modo intelligente e resiliente (strategic sourcing).  

Business Process Outsourcing (BPO): significato, vantaggi e strategie di implementazione 

Il Business Process Outsourcing consiste nell’affidare a fornitori esterni la gestione di alcune attività operative aziendali, tradizionalmente svolte all’interno. Nato nel settore manifatturiero per ottimizzare le supply chains e sostenere l’internazionalizzazione delle imprese, il BPO si è rapidamente diffuso in ambiti come sanità, pharma, energia, servizi professionali, ecommerce e logistica, diventando un vero driver di crescita e di trasformazione, specie per le aziende interessate all’export 

 All’inizio adottato principalmente per attività di back-office (contabilità, IT, payroll, amministrazione, acquisti), il BPO include oggi processi di front-office: customer care, supporto vendite, marketing digitale e gestione della customer experience. La svolta recente è data dalla combinazione con tecnologia digitale avanzata: chatbot, piattaforme cloud, intelligenza artificiale (AI) e automazione dei processi (RPA, robotic process automation), rendono l’outsourcing una leva di vera innovazione. 

 Oggi adottare il BPO non significa più soltanto affidare all’esterno alcune attività per contenere i costi, ma rappresenta un’opportunità strategica per trasformare operazioni ordinarie in processi di reale valore aggiunto. L’outsourcing consente alle aziende di accedere a competenze specialistiche spesso non reperibili internamente, di catalizzare la trasformazione digitale e di rendere l’organizzazione più agile e competitiva. I benefici principali si riflettono su due assi fondamentali: da un lato si parla di maggiore efficienza, accesso a competenze e flessibilità, dall’altro l’impresa può concentrare risorse e talenti sulle attività che riguardano il proprio core business. Delegare attività non-core a fornitori esterni significa ridurre i costi fissi, snellire l’organico interno e liberare budget. Inoltre, i provider di BPO sono spesso specialisti su processi molto specifici, con skills e best practice difficili da replicare in-house. 

Business Process Outsourcing

 

Business Outsourcing per l’internazionalizzazione 

In un contesto globale sempre più competitivo e complesso, le imprese che vogliono espandere la propria presenza sui mercati esteri devono affrontare sfide che vanno oltre la semplice vendita di prodotti o servizi. L’ingresso in nuovi mercati implica la gestione di attività strategiche e operative That richiedono competenze specifiche, risorse dedicate e una profonda conoscenza delle dinamiche locali. In questo scenario, il Business Process Outsourcing (BPO) si configura come una leva strategica per esternalizzare funzioni chiave, riducendo i rischi e ottimizzando i costi, senza compromettere la qualità dei processi. 

Affidarsi a consulenti qualificati significa poter contare su un partner esperto, presente sui mercati internazionali con competenze tecniche, capace di offrire un supporto integrato e personalizzato per ogni fase del processo di internazionalizzazione. 

Attività da esternalizzare in un processo di internazionalizzazione 

Volendo citare alcune delle importanti attività da non sottovalutare quando si vuole intraprendere un percorso di espansione sui mercati esteri, che, non essendo strettamente collegate al core business, possono essere affidate ad una consulenza esterna: 

  1. Ricerca di mercato internazionale

    Per entrare in un nuovo mercato è fondamentale comprendere il contesto competitivo, la domanda locale, i trend di consumo, la struttura dei canali distributivi e il quadro normativo. Ecco perché è ideali affidarsi a consulenze in grado di realizzare studi di mercato su misura, fornendo analisi dettagliate e informazioni aggiornate per supportare decisioni consapevoli e strategie mirate.

  2. Ricerca e qualificazione dei fornitori 

    La supply chain globale richiede fornitori affidabili, competitivi e conformi gli standard internazionali. In questo caso si parla di affiancamento nella selezione, audit e qualificazione dei fornitori nei paesi target, garantendo verifiche on-site, controlli qualità e negoziazioni trasparenti per assicurare partnership di lungo termine.

  3. Ricerca di partner commerciali e distributori

    Identificare i giusti partner commerciali è cruciale per costruire una rete di vendita efficace all’estero. Individuare e valutare potenziali distributori, agenti e partner locali, curando i contatti preliminari, gli incontri B2B e l’assistenza nella formalizzazione degli accordi, sono attività delicate che necessitano di esperienza professionale qualificata.

  4. Servizi di Temporary Export Manager (TEM) 

    Per le aziende che desiderano avvalersi di competenze specializzate senza assumere personale interno, occorre un Temporary Export Manager, che opera come figura di riferimento per lo sviluppo commerciale nei mercati esteri, gestendo attività di scouting, vendita e coordinamento locale.

  5. Gestione risorse umane e personale locale 

    Avviare attività produttive o commerciali all’estero implica spesso la necessità di reclutare risorse locali. Il giusto partner deve saper affiancare le imprese nella selezione, assunzione e gestione del personale nei paesi target, garantendo la conformità alle normative del lavoro e facilitando l’integrazione dei team multiculturali.

  6. Gestione operativa e amministrativa estera

    In questo caso di fa riferimento alla completa gestione degli aspetti amministrativi, contabili e fiscali legati all’operatività all’estero, collaborando con partner locali per assicurare la corretta aderenza alle normative vigenti, semplificando gli adempimenti e riducendo i rischi di non conformità.

  7. Supporto legale, fiscale e societario

    Costituzione di società all’estero, redazione di contratti internazionali, tutela della proprietà intellettuale e nella gestione delle pratiche doganali e fiscali, consulenza legale, fiscale e amministrativa.  

Il percorso di avvio: come impostare un progetto BPO di successo 

Per impostare con successo un progetto di Business Process Outsourcing è fondamentale procedere con metodo e rigore lungo un percorso ben definito. Si parte sempre dall’analisi delle esigenze aziendali, che implica la mappatura puntuale dei processi, la valutazione delle competenze interne e l’individuazione dei gap da colmare per raggiungere gli obiettivi strategici. A questa fase segue la selezione delle attività effettivamente delegabili: non tutte le funzioni si prestano al BPO; perciò, occorre distinguere tra i processi core – da mantenere all’interno – e quelli accessori, privilegiando quelli più standardizzabili e ripetitivi. 

Una volta chiarito cosa esternalizzare, si procede con la ricerca e la scelta del provider, il partner ideale per affiancare il proprio business in un percorso di ingresso e crescita nei mercati esteri.  

 La scelta di un provider di servizi di Business Process Outsourcing (BPO) va oltre la semplice considerazione dei costi. Per le aziende, in particolare quelle impegnate nell’export, alcuni criteri da valutare sono: 

  • Esperienza e track record: scegliere fornitori certificati, con un portfolio clienti solido e casi di successo nel settore specifico. 
  • Creazione di relazioni con i fornitori: costruire una rete di partner affidabili attraverso selezione accurata, collaborazione trasparente e contratti chiari che prevedano benefici reciproci e controllo della qualità. 
  • Flessibilità e trasparenza: dare priorità a fornitori che sappiano adattarsi al ciclo di vita della propria azienda, offrano soluzioni modulari e una reportistica dettagliata. 
  • Sicurezza e compliance: verificare il rispetto delle policy GDPR, l’adozione di protocolli di sicurezza dati, e la presenza di sistemi di disaster recovery e di business continuity. 
  • Qualità/prezzo: non fermarsi al costo più basso, ma pretendere eccellenza certificata, procedure strutturate di monitoraggio e verifica del reale valore aggiunto. 

È importante sottolineare come le procedure di controllo qualità e le garanzie sulla protezione dei dati siano requisiti fondamentali per instaurare una partnership efficace e sicura. 

Business Process Outsourcing

 

Le tipologie di BPO 

 The Business Process Outsourcing si declina in diverse forme, che possono essere distinte sia in base alla funzione aziendale esternalizzata, sia alla posizione geografica dei fornitori di servizi. 

In base alla funzione aziendale: 

  • Front Office Outsourcing: riguarda tutte le attività a diretto contatto con il cliente, come customer care, call e contact center, vendite, marketing, helpdesk, gestione ordini e supporto commerciale o tecnico. Queste funzioni risultano particolarmente strategiche per le aziende che puntano a un’elevata soddisfazione del cliente e desiderano coprire, anche 24/7, mercati internazionali sempre più esigenti. 
  • Back Office Outsourcing: include processi come amministrazione, contabilità, gestione delle paghe e delle risorse umane, IT, data entry e archiviazione digitale. L’esternalizzazione di questi compiti consente alle imprese di evitare dispersioni operative, migliorare la scalabilità e dedicare maggiori risorse alla definizione delle strategie di business. 

 

In base alla posizione geografica:  

  • Onshoring: il fornitore di BPO si trova nello stesso Paese dell’azienda committente. Tra i vantaggi figurano la facilità di comunicazione, l’allineamento culturale e l’assenza di fusi orari, oltre a un maggiore controllo sulle attività. Lo svantaggio principale risiede generalmente nei costi più elevati. 
  • Nearshoring: l’attività viene affidata a partner situati in Paesi limitrofi o culturalmente affini (ad esempio, aziende italiane che si avvalgono di società dell’Europa dell’Est). Questa scelta offre un buon compromesso tra risparmio ed efficienza gestionale. 
  • Offshoring: il BPO viene svolto in Paesi lontani, spesso in Asia, Sud America o Africa, dove i vantaggi di costo possono essere significativi. Tuttavia, è necessario considerare criticità quali la distanza geografica, le barriere linguistiche e normative e la gestione di fusi orari diversi. 

 

BPO, Export e Sourcing Strategico: sinergie e scenari futuri 

 Entrare o consolidarsi sui mercati internazionali richiede più che mai una conoscenza profonda delle dinamiche locali: la sola qualità del prodotto non basta, serve la comprensione delle specificità dei consumatori, dei trend emergenti e dei competitor globali. Qui la ricerca di mercato svolge un ruolo cruciale: analisi di pricing, posizionamento, preferenze d’acquisto, barriere all’ingresso e opportunità vanno monitorate con continuità e strumenti sofisticati (sia primari che secondari). 

Metodologie e strumenti 

Indagini mirate su pubblici target, interviste, focus group, analisi documentale e osservazione dei comportamenti d’acquisto sono solo alcune delle leve a disposizione. Grazie a tecnologie digitali e nuove piattaforme, oggi sia la raccolta che le analisi dei dati sono più rapide, economicamente sostenibili e approfondite, consentendo strategie di export più consapevoli. 

Strategic Sourcing: gestire la supply chain in uno scenario globale 

Nell’attuale contesto internazionale, segnato da turbolenze geopolitiche, volatilità delle materie prime, crisi logistiche e rischi ambientali, la solidità della supply chain è decisiva. Strategic sourcing significa andare oltre la logica del “fornitore più economico” e costruire partnership solide e flessibili, in grado di resistere agli shock, ridurre la vulnerabilità aziendale e cogliere le opportunità di mercati globali. 

Focus e vantaggi 

Nell’ambito delle moderne strategie di internazionalizzazione, le imprese si orientano verso approcci integrati e strutturati per selezionare, gestire e ottimizzare la propria rete globale di fornitori e partner. In questa prospettiva, la sinergia tra strategic sourcing e Business Process Outsourcing (BPO) rappresenta un fattore cruciale: la combinazione di queste leve permette di espandersi in nuovi mercati con maggiore efficienza, flessibilità e innovazione, facilitando la creazione di una supply chain resiliente e competitiva. 

 Le aziende che sfruttano questa sinergia perseguono obiettivi quali: 

  • Ottimizzazione del costo totale di acquisizione, valorizzando non solo il prezzo unitario ma il beneficio complessivo nel tempo 
  • Diversificazione dei fornitori, al fine di ridurre i rischi legati alla continuità della catena di fornitura 
  • Gestione proattiva di qualità, compliance e trasparenza nei flussi logistici e informativi 
  • Open innovation, promuovendo lo sviluppo congiunto di nuove soluzioni e modelli commerciali 
  • Analisi dei fabbisogni e allineamento delle risorse agli obiettivi strategici 
  • Scouting e selezione dei partner sulla base di criteri tecnici, finanziari, logistici e qualitativi 
  • Valutazione e negoziazione, oggi sempre più supportate da strumenti digitali 
  • Monitoraggio dinamico delle performance e revisione continua dei contratti 
  • Gestione dei rischi e implementazione di piani di business continuity per affrontare eventuali criticità 

 

Strategie per l’export: integrare efficacemente il BPO per potenziare la crescita internazionale 

 Nel contesto attuale, le aziende che desiderano espandersi all’estero devono mantenere elevati standard di efficienza e flessibilità, supportati da una visione realmente globale. Digitalizzare i processi, analizzare in modo strategico le operazioni e selezionare con cura i partner sono passi essenziali per cogliere nuove opportunità e affrontare con successo i mercati internazionali. 

Ciò che distingue Octagona da altre realtà è la sua capacità di offrire un approccio integrato e personalizzato: ogni progetto viene costruito sulle esigenze specifiche dell’impresa cliente, tenendo conto del settore, del paese target, delle risorse disponibili e degli obiettivi di sviluppo. 

Grazie alla combinazione di competenze strategiche, operative e legali, Octagona non si limita a fornire consulenza, ma diventa parte integrante del processo di internazionalizzazione, accompagnando le aziende in ogni fase, dalla valutazione iniziale alla piena operatività sul mercato estero. 

Se vuoi integrare il Business Process Outsourcing nello sviluppo della tua impresa al di fuori dei confini nazionali, Octagona, società di consulenza per l’internazionalizzazione, offre supporto concreto, competenze dedicate e un ampio network internazionale. Contact us per scoprire come rafforzare la presenza della tua azienda sui mercati globali e trasformare l’espansione in un vero vantaggio competitivo. 

 

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