Negli ultimi 10 anni, esportare agroalimentare dall’Italia è un’attività in costante crescita e una fonte di opportunità per tante imprese che vogliono seguire un percorso di internazionalizzazione.
I numeri parlano chiaro: tra il 2019 e il 2022 l’export agroalimentare è aumentato del 34%, superando il tetto dei 60 miliardi nel 2022 (fonte Ismea).
Valori importanti, che sanciscono l’importanza di questo mercato e il suo ruolo nevralgico per l’economia del nostro paese.
Secondo l’analisi di Coldiretti basata su dati Istat, l’export agroalimentare italiano raggiunge i 64 miliardi nel 2023, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente.
I paesi di destinazione sono per ⅓ Germania, Francia e Stati Uniti, ⅓ è rivolto a paesi extra UE, mentre il restante ⅓ è rappresentato da altre nazioni dell’Unione Europea.
A cosa è dovuto questo andamento positivo?
Certamente è sostenuto da una agricoltura green, che fa della sostenibilità uno dei suoi punti di forza.
Inoltre il Made in Italy rimane un marchio di eccellenza, in particolare per i vini, i prodotti tradizionali e quelli caratteristici della dieta mediterranea come pasta, riso e tante varietà di ortaggi.
L’export agroalimentare italiano non è stato quindi intaccato da crisi internazionali come il conflitto in Ucraina, e potrebbe essere ulteriormente potenziato con specifici interventi per migliorare la logistica sul territorio, modernizzandola e rendendola ancora più efficiente negli scambi con l’estero.

Quando si parla di export in relazione ai prodotti alimentari del Bel Paese, è interessante osservare che negli ultimi anni si è assistito a un progressivo aumento del fatturato (ben 28% secondo dati del 2022 riferiti all’ultimo quinquennio, fonte Il Sole 24 Ore) mentre il volume dei prodotti venduti è rimasto lo stesso.
Cosa indica questo trend, apparentemente in contraddizione?
Certamente ciò è dovuto al valore riconosciuto dei prodotti enogastronomici italiani, capaci di affermarsi su scala mondiale per la loro indubbia qualità, ma anche all’inflazione che ha impattato sui prezzi, aumentandoli in modo significativo.
Un dato interessante è dato dal frumento, che nel 2022 ha incrementato le vendite del 98% a fronte di un +211% di fatturato: un chiaro segnale che anche dove vi sia un aumento di volume, rimane maggiore l’incremento del prezzo, complice in questo caso la carenza di determinate materie prime provocata dal conflitto tra Russia e Ucraina.
La pasta, prodotto alimentare di punta per l’export italiano, ha aumentato il volume delle vendite del 7,9% nel 2022, a fronte di un incremento del prezzo che ha raggiunto il 40%.
Quindi, un andamento che premia comunque il comparto agroalimentare italiano, un settore che non conosce battute d’arresto sia dentro che fuori i confini nazionali.
Le prospettive per l’anno nuovo, attendendo i dati del 2023, non possono che essere positive, anche se dovrà essere rafforzata la lotta alla contraffazione; ci riferiamo a molti prodotti tipici italiani, come il Parmigiano Reggiano o il Prosecco, che vengono spacciati come tali anche se realizzati e venduti all’estero con nomi che riecheggiano il prodotto originale ma che non hanno nulla a che vedere con la realizzazione nostrana.

La vendita di cibi e bevande italiane all’estero rappresenta come abbiamo visto un settore in costante crescita.
Anche la pandemia non ha frenato tale tendenza: ciò significa che il consumo di prodotti alimentari provenienti dal nostro paese non è legato a occasioni particolari o a pasti fuori casa, ma è diventato parte della dieta quotidiana in molte nazioni.
A questo ha contribuito l’adesione da parte di molte aziende a standard produttivi rigorosamente bio, che possono giustificare in taluni casi un aumento di prezzo.
Di certo è la qualità che rende l’export agroalimentare così importante per l’economia del nostro paese, e sono molte le imprese che potrebbero seguire un percorso di internazionalizzazione in tale ambito.
Per questo il team Octagona è a disposizione per fornirvi un supporto professionale in ogni passaggio necessario, con il fine di permettere alla vostra azienda di vendere all’estero con successo, riducendo i costi e ottenendo i migliori ricavi.
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