Il ricorso all’Intelligenza Artificiale (AI, acronimo per Artificial Intelligence) nel settore della logistica sta crescendo esponenzialmente, rendendo la gestione della Supply Chain un processo più snello e accurato.
L’AI può infatti analizzare grandi quantità di dati in tempo reale e compiere analisi predittive complesse. Ciò si riflette in una gestione ottimizzata dei magazzini e delle rotte di consegna, che consente di avere una catena di approvvigionamento più efficiente in ogni suo passaggio. Inoltre, permette di ridurre i costi e gli sprechi, e di migliorare sensibilmente il servizio clienti.
L’Intelligenza Artificiale rappresenta il fulcro della quarta rivoluzione industriale, potenziata dal Machine Learning, un processo che consente ai computer di apprendere continuamente dalle informazioni e di elaborarle adeguatamente per compiere determinate operazioni.
Viste le grandi potenzialità, Il suo impiego sta diventando sempre più diffuso in numerosi settori, compreso quello della logistica.
Le proiezioni indicano che entro il 2025, circa l’80% delle nuove soluzioni tecnologiche per la gestione delle catene di approvvigionamento farà uso dell’intelligenza artificiale e della scienza dei dati in vari modi.
L’AI continua a progredire costantemente, adattandosi ai cambiamenti del mercato e contribuendo all’ottimizzazione della catena di approvvigionamento.
Mediante un’ottimizzazione completa del Supply Chain management, si potenzia la competitività delle aziende e, contemporaneamente, si migliora l’esperienza di acquisto dei clienti come vedremo meglio in questo articolo.
Esaminiamo nel dettaglio l’interazione dell’AI con la catena di approvvigionamento, analizzando il suo impatto e i benefici significativi che ne derivano.
Attraverso l’analisi dei dati storici e delle tendenze di mercato condotta dall’AI, è diventato possibile prevedere con grande precisione la domanda futura di mercato. In questo modo le aziende sono in grado di personalizzare efficacemente la loro offerta, minimizzando gli sprechi e garantendo la disponibilità dei prodotti quando richiesto. Si tratta di un aspetto di cruciale importanza, soprattutto per quelle imprese che operano nel settore dell’export e devono gestire una logistica più complessa.
Le capacità degli algoritmi dell’Intelligenza Artificiale comprendono infatti l’analisi dei dati sugli acquisti e le tendenze di consumo, per proporre prodotti complementari o offerte speciali, realizzando di fatto un’esperienza di acquisto maggiormente personalizzata. Questo non solo migliora la soddisfazione della clientela, ma aumenta anche la fidelizzazione e, di conseguenza, il numero delle vendite.
Inoltre, l’utilizzo dell’AI nell’analisi predittiva della domanda consente alle aziende di anticipare i cambiamenti del mercato e di adottare rapidamente nuove strategie di approvvigionamento e di produzione.
Viene quindi migliorata l’efficienza operativa, e fornito un vantaggio competitivo non indifferente in un mercato sempre più dinamico e concorrenziale.
Grazie agli algoritmi dell’Intelligenza Artificiale, è anche possibile individuare i percorsi di consegna più efficienti, risparmiando tempo e denaro: rotte non ottimizzate e mezzi di trasporto non idonei comportano inevitabilmente dei costi più elevati.
Gli algoritmi di intelligenza artificiale permettono invece di individuare i mezzi e le rotte di trasporto più convenienti ed efficienti, considerando vari fattori come le caratteristiche geografiche, le condizioni meteorologiche e i modelli logistici. Per questi motivi, secondo quanto riportato da Analytics Insight, il mercato globale dell’AI nel settore dei trasporti sta crescendo a un tasso annuo composto del 15,8% e si prevede di raggiungere i 3,8 miliardi di dollari entro il 2025. Riducendo i chilometri percorsi e ottimizzando le risorse le aziende quindi possono risparmiare notevolmente sui costi di trasporto.
Questo aspetto è particolarmente rilevante per le imprese che hanno intrapreso un percorso d’internazionalizzazione, poiché una logistica efficiente e costi di trasporto ridotti sono fondamentali per competere efficacemente su scala globale.
L’AI offre la possibilità di automatizzare considerevolmente la gestione dell’inventario, segnalando in tempo reale la necessità di nuovi ordini.
Consente quindi di confrontare costantemente l’andamento della domanda e dell’offerta, evitando sia l’eccesso di prodotti e sia una loro mancanza nel magazzino. In questo modo, i clienti possono contare su un ritmo di produzione sempre adeguato alle loro esigenze.
L’Intelligenza Artificiale è anche in grado di rilevare prontamente delle anomalie nella catena di approvvigionamento.Può infatti individuare rapidamente errori di diversa tipologia o scarsa efficienza nei processi logistici, permettendo così alle aziende d’intervenire tempestivamente per impostare le opportune correzioni.
Ad esempio, l’AI può registrare un aumento dei tempi di consegna su una specifica rotta e identificarne le causa, proponendo soluzioni adeguate.
Questa capacità predittiva è essenziale per mantenere standard di servizio elevati, ancor più perché può includere indicazioni su come ottimizzare ulteriormente le operazioni logistiche, e adattarsi meglio alle esigenze di un mercato in continuo mutamento.
Nell’ambito dell’odierna concezione di Supply Chain, l’attenzione all’esperienza del cliente occupa un ruolo centrale, con l’Intelligenza Artificiale che può svolgere una funzione fondamentale nel suo potenziamento. Attraverso di essa le imprese possono infatti migliorare la comprensione delle esigenze dei clienti e proporre servizi sempre più personalizzati e mirati.
L’AI, ad esempio, è in grado di suggerire prodotti basandosi sugli acquisti precedenti del cliente, e di fornire informazioni in tempo reale sullo stato delle consegne.
Grazie a consegne più puntuali, a una gestione dell’inventario ottimale e a un servizio altamente personalizzato, la reputazione dell’azienda può crescere in modo considerevole, aumentando la fiducia verso il brand.
Il ruolo dell’AI nella trasformazione del settore logistico è emerso con chiarezza in un’analisi condotta da Gartner lo scorso anno, che ha identificato l’AI come una delle tecnologie più strategiche per migliorare l’efficienza operativa e la resilienza dei sistemi.
Tuttavia, nel prossimo futuro l’Intelligenza Artificiale dovrà superare nuove sfide per una integrazione responsabile nella Supply Chain, affrontando questioni legali, etiche e di sostenibilità.
La riservatezza dei dati, soprattutto nel contesto delle Supply Chain, rappresenta una sfida evidente, poiché coinvolge più aziende distinte che hanno motivi precisi per mantenere riservate le proprie informazioni, quali la competizione nel mercato e la necessità di ottenere vantaggi nelle trattative commerciali.
Nonostante l’AI permetta di ottimizzare la catena di approvvigionamento e personalizzarla per rispondere al meglio alle esigenze dei clienti, la condivisione dei dati richiesta per tale progresso potrebbe incontrare resistenza da parte di molte aziende.
Al di là di questo, rimane evidente che l’Intelligenza Artificiale stia portando a cambiamenti importanti nel settore della logistica, introducendo innovazioni che stanno trasformando le dinamiche operative e che fino a pochi anni fa sembravano impensabili.
L’implementazione dell’AI nella Supply Chain si configura dunque come un elemento determinante per tutte quelle imprese desiderose di mantenersi competitive, soprattutto in contesti internazionali.
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