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Vendere in India: la certificazione BIS

Vendere in India: la certificazione BIS

Per molte imprese che desiderano vendere in India, ottenere la certificazione BIS (Bureau of Indian Standards) è un passaggio cruciale. Questo certificato è richiesto per l’importazione di varie categorie di prodotti, poiché attesta la conformità agli standard indiani di qualità e sicurezza stabiliti dal Bureau of Indian Standards, l’ente nazionale di certificazione sotto il Ministero indiano degli Affari dei Consumatori, dell’Alimentazione e della Distribuzione Pubblica.  

Nel nostro articolo, esamineremo la natura di questa certificazione e il processo necessario per ottenerla. 

Certificazione BIS

 

Certificazione BIS, ciò che è necessario sapere per vendere in India determinati prodotti 

 La certificazione BIS presenta due principali categorie, distinte in base alla necessità di sottoporsi o meno a un’ispezione in fabbrica:  

  • Registrazione BIS (CRS): non prevede un’ispezione in fabbrica ed è stata introdotta nel 2012 per 15 categorie di prodotti, successivamente estese. Anche i prodotti stranieri possono ottenere la registrazione BIS, in base ai regolamenti stabiliti dal Ministero dell’Elettronica e dell’Information Technology (MEITY).  
  • Certificazione BIS (ISI): prevede un’ispezione presso il sito produttivo del prodotto (nel caso in cui la produzione avvenga in più località, viene controllato l’impianto in cui ha luogo l’ultima fase di produzione), e viene emessa dal Foreign Manufacturers Certification Department (FMCD). Tale certificazione attesta la conformità alle normative stabilite dallo schema di certificazione per i produttori esteri (FMCS).  

Ogni anno, la lista dei prodotti che necessitano di certificazione si accresce con nuovi gruppi merceologici, rendendo impossibile stabilire definitivamente l’esenzione di un determinato prodotto. Tuttavia, i nuovi standard obbligatori di solito entrano in vigore in una data successiva alla loro pubblicazione. In questo modo i produttori possono avere un periodo utile per ottenere la certificazione entro i tempi previsti. 

Vendere in India certificazione BIS

 

I prodotti che necessitano la certificazione BIS 

Per vendere in India, è dunque fondamentale essere aggiornati sul catalogo BIS, poiché si tratta di un elemento in continuo aggiornamento

È necessario verificare attentamente se i prodotti destinati all’esportazione nel paese richiedono la certificazione BIS ISI (Schema I) oppure la registrazione BIS CRS (Schema II). 

 In questo modo, si garantisce la conformità alle normative vigenti del mercato indiano. 

Tra i gruppi di prodotti soggetti a queste disposizioni troviamo: 

 Certificazione ISI: 

  • Cavi 
  • Cibo 
  • Vetro di sicurezza 
  • Motori elettrici 
  • Trasformatori elettrici 
  • Prodotti chimici 
  • Accessori per autoveicoli 
  • Acciaio 
  • Giocattoli 

 Registrazione CRS: 

  • Telecamere 
  • Sistemi fotovoltaico 
  • Quadri e apparecchiature di controllo a bassa tensione 
  • Alimentatori 
  • Luci a LED 
  • Display/Monitor 

Una volta identificata la categoria di prodotto, è essenziale seguire correttamente la procedura di registrazione BIS. 

La procedura di registrazione BIS 

 La procedura di certificazione BIS comprende una serie di passaggi standard: 

  1. Elaborazione della documentazione e presentazione della richiesta presso il BIS. 
  2. Ispezione in fabbrica esclusivamente per ISI. 
  3. Esecuzione dei test del prodotto presso un laboratorio accreditato.
  4. Emissione del certificato. 
  5.  Applicazione della marcatura ed etichettatura sul prodotto. 

Il processo richiede generalmente da 2 a 3 mesi (senza audit per la registrazione BIS-CRS) o da 4 a 6 mesi (con audit per la certificazione BIS-ISI).  

La validità del certificato BIS è di due anni, ma potrebbero essere richiesti ulteriori test durante questo periodo, secondo gli standard di prova previsti.  

Eventuali modifiche al prodotto o al processo produttivo richiederanno nuovi test per mantenere la validità del certificato. 

Le modifiche che sono interessate includono: 

  • Modifiche ai componenti principali  
  • Aggiornamenti ai componenti principali 
  • Ridefinizione del design del prodotto. 
  • Revisione della struttura del prodotto. 
  • Sostituzione della materia prima. 
  • Modifica dei fornitori di materia prima. 

Anche delle modifiche nelle normative BIS potrebbero rendere necessaria una revisione della certificazione.  

È quindi essenziale mantenere un’attenta osservanza delle normative e degli standard di test correlati al proprio prodotto. 

Il ruolo del Rappresentante Indiano Autorizzato (AIR) 

È importante sottolineare che la procedura per approvazione BIS richiede necessariamente l’intervento di un Rappresentante Indiano Autorizzato (Authorized Indian Representative – AIR), nominato dal produttore. Tale figura, che deve essere residente nel paese, funge da punto di contatto locale per le autorità indiane e di assume la responsabilità della gestione delle richieste.  

Assicurarsi di designare un AIR competente è un passaggio essenziale per garantire una corretta interazione con le autorità e una gestione efficiente delle procedure di approvazione.  

Errori comuni da evitare 

Alcuni errori comuni che possono verificarsi durante il processo di certificazione includono: 

  • Non rispondenza agli standard indiani, che potrebbero presentare differenze lievi rispetto agli standard internazionali. 
  • Errori nei documenti di richiesta dovuti alla complessità dei requisiti formali del BIS. 
  • Mancanza di timbro sui documenti di richiesta, che costituisce un requisito imprescindibile. 
  • Scarsa collaborazione del Rappresentante Indiano Autorizzato (AIR), che può causare dei ritardi nel processo di certificazione. 

 

Il marchio BIS 

Una volta ottenuto il certificato BIS, è possibile procedere con la marcatura del prodotto. Fino ai primi mesi del 2022, erano in uso due tipi di marchi: il logo BIS-CRS e il logo BIS-ISI. 

 Il logo BIS-CRS veniva utilizzato per indicare la registrazione BIS, mentre il logo BIS-ISI (noto anche come marchio standard BIS) era destinato alla certificazione BIS. 

 In aggiunta al logo, viene assegnato un numero identificativo: CM/L BIS per la certificazione BIS-ISI o un numero R per la registrazione BIS-CRS. Questo numero, composto da 7 o 8 cifre, semplifica l’identificazione del prodotto nello stabilimento di produzione. 

 Tuttavia, a partire da gennaio 2022, la BIS ha deciso di adottare esclusivamente il logo BIS-ISI. Sebbene questo cambiamento riguardi principalmente l’aspetto estetico, le informazioni come il numero di registrazione, lo standard IS/IEC e il sito web BIS rimarranno invariate.  

Un aiuto per ottenere la certificazione BIS  

Octagona ha consolidato la sua reputazione come partner di fiducia per le imprese che desiderano espandere il proprio business oltre i confini nazionali. Grazie alla sua estesa esperienza, Octagona è in grado di proporre un ventaglio di strategie di internazionalizzazione dedicate alle imprese italiane. 

 Il nostro team offre supporto fondamentale nel processo di ottenimento della certificazione BIS, essenziale per vendere in India determinati prodotti, conformemente alle normative vigenti. Le autorità indiane, infatti, non notificano direttamente ai soggetti economici eventuali aggiornamenti normativi, che sono disponibili unicamente in inglese sul sito del Bureau of Indian Standards (BIS), che e possono risultare complessi da interpretare. 

Forte di un’approfondita esperienza nel mercato indiano e di una conoscenza dettagliata delle normative locali, Octagona è pronta ad assistere le aziende di ogni settore in tutte le fasi del processo di certificazione.

 Le nostre attività includono la semplificazione dei requisiti tecnici, la gestione delle pratiche necessarie e l’assistenza nelle interazioni con le autorità indiane.  

Per ulteriori informazioni, non esitate a contattarci. 

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