Il 2022 si è rilevato essere un anno più difficile del previsto: dopo il rilancio dell’economia con le riaperture post pandemia, il commercio internazionale ha subito una brusca frenata a causa del conflitto russo-ucraino. E il nuovo anno si preannuncia ancora più problematiche, con ancora alti livelli di inflazione, difficoltà di approvvigionamento sulla supply chain e lo spettro della recessione alle porte.
Le aziende non possono, però, mettere in pausa la pianificazione per il 2023 e aspettare di vedere come si svilupperà la situazione. Per continuare a crescere e sopravvivere, imprenditori e manager devono mettere in atto strategie innovative sin da ora. E il Digital Export ha un ruolo importante da svolgere.
Come fare allora? Per sfruttare al massimo le opportunità offerte dal Digital Export nel 2023 sarà fondamentale individuare e comprendere i nuovi trend del Digital Export, implementando quelli ideali per il proprio business.
Scopri quali sono le principali tendenze nel 2023 per il Digital Export in questo articolo.
Dal tema della privacy online, molto caro a numerosi utenti web, all’evoluzione della SEO internazionale: le aree di sviluppo del Digital Export sono numerose e in costante evoluzione. Per questo motivo Octagona suggerisce tre tendenze fondamentali per l’export della tua impresa.
Oggi gli utenti si connettono in modalità differenti, navigando sui social sia da smartphone che da desktop. A seconda dei diversi canali, però, cambiano le abitudini di acquisto: ecco allora che lo shopping online tramite social media deve essere affiancato all’e-commerce presente sul sito web aziendale, così come al posizionamento e al presidio dei marketplace di settore, in modo tale da essere più efficaci nelle vendite.
Attenzione però, perché ogni canale ha il suo bacino di utenza, e per interagire al meglio (e garantire un alto tasso di conversione) è fondamentale conoscere il preciso tone of voice di quell’utenza, ovvero il modo di porsi idoneo per un determinato target. Il rischio è quello di veicolare un messaggio sbagliato, poco coerente e non idoneo al pubblico di riferimento, portando a uno spreco di risorse, a un basso tasso di conversione dei leads e, nella peggiore delle ipotesi, addirittura a una perdita di credibilità o a un calo della propria brand awareness.
Le esperienze online devono essere fornite garantendo la privacy che le persone si meritano, da brand di cui possono fidarsi. Nel 2023 assicurati di fornire ai clienti tutto il necessario perché siano e si sentano in controllo dei propri dati: nessun potenziale cliente estero vorrebbe che i propri dati finissero tra le mani sbagliate.
Un modo per garantire questo aspetto è quello di assicurarsi che i propri canali di vendita seguano i criteri stabiliti dalla GDPR, ovvero la normativa europea in tema di privacy online. Oltre che necessario per legge (il cui mancato rispetto può comportare sanzioni pecuniarie e penali), rendere esplicita la conformità dei tuoi canali di vendita alla GDPR è un modo per trasmettere fiducia e sicurezza presso i tuoi potenziali clienti internazionali, e un modo per aumentare la credibilità e la solidità del tuo business agli occhi di un potenziale compratore.
Si tratta di un fattore molto importante da tenere in considerazione, soprattutto per i mercati europei e il mercato statunitense: come riportato da Statista nel grafico sopra, oltre il 78% degli utilizzatori internet in Francia e Italia si dichiara preoccupato circa la propria privacy online, percentuale che arriva all’83% negli USA.
Negli ultimi anni i motori di ricerca si sono raffinati molto: porre l’attenzione su termini generici, nella speranza di ottenere il maggior numero di potenziali clienti possibile, non è più il metodo giusto per vendere online. Nel 2023 è meglio concentrarsi sulle cosiddette long tail keywords, ovvero termini di ricerca molto più specifici e potenzialmente molto più interessanti per il tuo business.
Letteralmente traducibili con il termine “parole chiave a coda lunga”, le long tail keywords si contrappongono alle short tail keywords, ovvero parole chiave brevi, composte da una o due parole, che sono molto generiche e si rivolgono a un pubblico davvero ampio. E se magari qualche anno fa potevano essere utili per raggiungere un grande pubblico, e garantire quindi un alto numero di visite al proprio sito web o ai canali di vendita dell’azienda, oggi la competizione è più agguerrita che mai. Numerose aziende hanno utilizzato questa strategia in passato, e ora risulta davvero difficile distinguersi dalla concorrenza, a meno di ingenti investimenti di tempo e denaro.
Le long tail keyword sono invece parole chiave meno ricercate, formate da più parole che in genere costituiscono una vera e propria domanda, alla quale gli utenti cercano una risposta precisa. Ad esempio, “Quali ingredienti servono per fare la pizza?” è un termine di ricerca meno ampio di “ingredienti pizza”, ma che oggi garantisce maggiori possibilità di posizionamento sui motori di ricerca e che possono garantire un tasso di conversione maggiore.
In questo articolo abbiamo scoperto quali sono gli elementi su cui devi assolutamente puntare nel 2023 per superare la concorrenza: SEO internazionale, privacy online e l’implementazione di strategie multicanale sono le tre tendenze del Digital Export imprescindibili per il nuovo anno.
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