Per le imprese italiane interessate ad espandere la propria attività nelle Americhe, l’export in Messico può rappresentare un mercato in forte crescita e un’opportunità strategica. Grazie alla sua posizione geografica favorevole, agli accordi di libero scambio e alla continua crescita della domanda interna, il Messico offre un ampio ventaglio di possibilità commerciali. Un fattore chiave in questo contesto è l’accordo commerciale tra l’Unione Europea (UE) e il Messico, che gioca un ruolo centrale nelle relazioni economiche bilaterali, rafforzando il dialogo politico e la cooperazione tra i due paesi in diversi settori.
Le disposizioni commerciali dell’accordo sono state introdotte in due fasi: la prima, relativa agli scambi di merci, nel 2000, e la seconda, riguardante i servizi, nel 2001. Nel 2016, le due parti hanno avviato un processo di modernizzazione dell’accordo per affrontare le nuove sfide economiche globali. Un “accordo di principio” sulla parte commerciale del nuovo accordo è stato raggiunto nell’aprile 2018, mentre i dettagli tecnici sull’appalto pubblico sono stati finalizzati nel 2020. Attualmente, l’accordo aggiornato è in fase di conclusione delle procedure interne necessarie in entrambe le parti, con l’obiettivo di consolidare e ampliare le opportunità commerciali reciproche.
Le imprese italiane che intendono esportare in Messico devono fare attenzione alla corretta preparazione della documentazione. La fattura commerciale è il primo documento richiesto e deve contenere informazioni dettagliate come il codice SA, il paese d’origine e una descrizione accurata dei beni, con eventuali numeri di serie o identificazioni tecniche, per evitare incomprensioni. Un altro documento indispensabile è la packing list, che deve essere allegata alla spedizione e deve specificare con chiarezza il contenuto, le dimensioni e la quantità degli articoli esportati, facilitando così le operazioni doganali.
Per quanto riguarda l’etichettatura dei prodotti, il Messico ha specifiche normative stabilite dalla norma NOM-050-SCFI-2004. È fondamentale che le imprese verifichino le disposizioni vigenti per il proprio settore, in quanto l’etichettatura è uno degli aspetti più critici nelle operazioni di importazione.
Per ottenere i vantaggi previsti dall’accordo di libero scambio, è fondamentale rispettare le norme di origine, che determinano la “nazionalità economica” dei prodotti scambiati. Queste regole sono essenziali per assicurarsi che i beni che beneficiano di tariffe preferenziali soddisfino determinati criteri di origine. Le norme di origine sono state definite nell’allegato III della decisione n. 2/2000 del Consiglio congiunto CE-Messico e hanno subito aggiornamenti per tenere conto delle evoluzioni nelle classificazioni doganali e nelle specifiche tecniche.
Un prodotto può beneficiare di tariffe preferenziali se è interamente prodotto nell’UE o in Messico, oppure se è fabbricato utilizzando materiali non originari, purché questi materiali subiscano sufficienti trasformazioni. In alcuni casi, è possibile utilizzare una certa percentuale di materiali non originari senza compromettere i benefici tariffari. L’accordo, infine, prevede misure di flessibilità come il cumulo bilaterale, che consente di considerare come originari i materiali provenienti dal Messico nell’UE e viceversa, e la tolleranza, che consente l’utilizzo fino al 10% di materiali non originari.
Per poter usufruire della tariffa preferenziale per l’export in Messico, gli importatori devono fornire una prova dell’origine dei prodotti, che può essere certificata da un certificato EUR.1 o tramite una dichiarazione di origine. Il certificato EUR.1 viene rilasciato dalla “Secretaría de Economía” del Messico e deve essere accompagnato dalla classificazione tariffaria a quattro cifre del prodotto. Se l’importo totale dei prodotti non supera i 500 euro per piccoli pacchetti o i 1.200 euro per bagagli personali, non è necessaria alcuna prova dell’origine.
In alternativa, l’esportatore autorizzato o qualsiasi altro esportatore con un valore complessivo inferiore ai 6.000 euro può emettere una dichiarazione di origine, che deve essere firmata e contenere le informazioni necessarie per identificare i prodotti.
Le aziende straniere possono iscriversi al sistema Compranet, un portale che consente di partecipare alle gare d’appalto pubbliche in Messico. La registrazione richiede la presentazione di vari documenti, tra cui atti giuridici e informazioni fiscali, in formato digitale, per essere inclusi nell’elenco dei fornitori accreditati dalle autorità messicane.
Il mercato messicano offre, quindi, molte opportunità, ci sono comunque alcuni vincoli che le imprese devono considerare:
L’accordo di libero scambio UE-Messico non solo ha semplificato gli scambi commerciali, ma ha anche migliorato le relazioni diplomatiche e culturali. Le tensioni commerciali globali stanno creando nuove opportunità per le imprese italiane di espandersi in un mercato messicano in crescita, anche grazie a investimenti e expertise europei.
L’export in Messico rappresenta quindi una grande opportunità, ma le imprese devono essere ben preparate, conoscere le normative locali e adattarsi alle dinamiche culturali. Con il giusto supporto e un approccio mirato, le aziende possono ottenere risultati significativi in questo mercato promettente.
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