Octagona Srl/Notizie di Internazionalizzazione/Esportare in Spagna: regime fiscale e agevolazioni
Esportare in Spagna: regime fiscale e agevolazioni

Esportare in Spagna: regime fiscale e agevolazioni

Esportare in Spagna rappresenta un’opportunità crescente per le imprese italiane, grazie alla solida storia di relazioni economico-commerciali tra Italia e Spagna, che traggono vantaggio dalla vicinanza geografica, culturale e da orientamenti di consumo simili. Nonostante le sfide globali, Italia e Spagna hanno continuato a essere mercati strategici l’uno per l’altro, sia come sbocchi per l’export sia come destinazioni per gli investimenti.

 

La nazione offre un contesto favorevole per gli scambi commerciali, grazie alla sua moderata pressione fiscale e agli incentivi fiscali destinati alle imprese e agli investimenti.

 

Nel 2023, le esportazioni italiane verso la Spagna sono cresciute del 2,1%, raggiungendo quasi 33 miliardi di euro. La Spagna si conferma come il terzo mercato dell’UE per l’Italia, sostenuta da un trend positivo favorito dal dinamismo degli investimenti pubblici e privati, sostenuti dai fondi europei del piano Next Generation EU. Il Plan de Recuperación, Transformación y Resiliencia spagnolo, simile al PNRR italiano, prevede uno stanziamento di 140 miliardi di euro, il secondo più elevato in Europa dopo quello italiano.

 

In questo articolo, esploreremo le opportunità offerte dal regime fiscale spagnolo per gli investitori esteri, evidenziando come queste possano ulteriormente incentivare l’export.

Focus sulla tassazione spagnola, regole e vantaggi utili da conoscere per chi intende esportare in Spagna

 

La Spagna e l’Italia hanno firmato una Convenzione contro le doppie imposizioni, in vigore dal 24 novembre 1980, per prevenire l’evasione fiscale e facilitare lo scambio di informazioni.

La nazione adotta un sistema fiscale quasi federale, che conferisce ampia autonomia a ciascuna comunità autonoma. Questo sistema permette ad alcune aree di essere fiscalmente più vantaggiose rispetto ad altre, poiché le regioni ricevono una parte significativa del gettito fiscale e possono modificare autonomamente le aliquote dell’Imposta sulle persone fisiche (Impuesto sobre la Renta de las Personas Físicas, IRPF) e di altri tributi come le imposte patrimoniali. Questa flessibilità fiscale è favorevole per l’export, in quanto le imprese possono beneficiare di condizioni fiscali più vantaggiose in determinate regioni, riducendo così i costi operativi.

Si è considerati residenti fiscali in Spagna se si soggiorna nel territorio nazionale per oltre 183 giorni durante l’anno solare o se il centro dei propri interessi economici o dell’attività imprenditoriale è nel territorio.

I non residenti fiscalmente in Spagna sono soggetti all’Impuesto sobre la Renta de los No Residentes (IRNR), che si applica solo al reddito prodotto nel territorio spagnolo.

 

I vantaggi fiscali della legge Beckham 

Recentemente, la Spagna ha introdotto aggiornamenti normativi rilevanti con il Regio Decreto 1008/2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale spagnola il 5 dicembre 2023.

La Legge Beckham, introdotta per la prima volta nel 2005, rappresenta un’opportunità interessante per gli espatriati e i loro datori di lavoro. Questo regime fiscale speciale consente alle persone che acquisiscono la residenza fiscale in Spagna di optare per la tassazione da non residenti per i primi sei anni, purché soddisfino determinate condizioni.

Gli espatriati che acquisiscono la residenza fiscale in Spagna possono beneficiare di un’aliquota fiscale ridotta del 24% sui redditi da lavoro dipendente fino a 600.000 euro, con un’aliquota del 47% per la parte eccedente. Inoltre, le plusvalenze, i dividendi e gli interessi ottenuti all’estero sono esenti da tassazione in Spagna, mentre l’imposta sul patrimonio è applicabile solo sui beni situati in Spagna.

Il Regio Decreto 1008/2023 risponde alla necessità di adeguare il Regolamento sull’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPF) alle modifiche introdotte dalla Legge sulle Startup in vigore dal 1° gennaio 2023. Le principali novità includono:

  • Introduzione di un regime transitorio per coloro che hanno acquisito la residenza in Spagna nel 2023 a causa di un trasferimento nel 2022 o 2023. L’opzione per il regime può essere esercitata entro il 16 giugno 2024.
  • Introduzione di nuove categorie di beneficiari, come imprenditori e amministratori di società.
  • Chiarimento dei termini per il trasferimento e delle condizioni di esclusione o decadenza dal beneficio per i familiari al seguito.

Questo regime fiscale vantaggioso può essere particolarmente utile per chi intende esportare in Spagna, poiché facilita l’ingresso e l’operatività nel mercato spagnolo riducendo il carico fiscale per i dipendenti e gli imprenditori trasferiti.

 

Come accedere ai benefici fiscali della legge Beckam

Per accedere ai benefici fiscali della Legge Beckham è necessario soddisfare i seguenti requisiti:

  • Non essere stati residenti in Spagna nei 5 anni fiscali precedenti.
  • Il trasferimento deve avvenire nel primo anno di applicazione del regime o nell’anno precedente, a seguito di un contratto di lavoro, distacco, telelavoro, acquisizione dello status di amministratore di una società, attività per start-up, o attività imprenditoriale.

La richiesta di applicazione del regime fiscale di favore previsto dalla Legge Beckham deve avvenire tramite la presentazione del Modulo 149 alle autorità fiscali spagnole, corredata dalla documentazione che dimostri il possesso dei requisiti. La domanda deve essere presentata entro i primi sei mesi dalla data di registrazione come dipendente presso l’Ufficio di Previdenza Sociale spagnolo o dalla data di inizio della prestazione di servizi in Spagna in base al certificato di distacco previdenziale del Paese di origine. In caso di esito positivo, verrà rilasciato un certificato che concede l’applicazione del regime speciale.

 

Aprire una società in Spagna

Abbiamo già scritto delle guide sulle condizioni e sulle opportunità di costituire una società in paesi come India e Stati Uniti. Per chi desidera esportare in Spagna, aprire una società sul territorio, questo paese rappresenta una delle mete più interessanti per un imprenditore europeo. La Spagna offre un’aliquota IRES inferiore rispetto all’Italia e non applica imposte aggiuntive come l’IRAP.

Le società residenti in Spagna sono soggette all’imposta sui redditi societari (Impuesto sobre Sociedades, IS) secondo il principio del worldwide income. Il territorio spagnolo comprende la Spagna continentale, le Isole Baleari, le Canarie e gli enclavi di Ceuta e Melilla in Marocco. Le società situate nei Paesi Baschi, Ceuta, Melilla e Navarra, Ceuta e Melilla beneficiano di regimi fiscali speciali.

Le società considerate non residenti sono quelle non registrate secondo la legge spagnola e senza sede legale o di gestione nel paese. Queste sono soggette all’imposta sui redditi dei non residenti (IRNR), che tassa solo il reddito di fonte spagnola. Per le società residenti, la base imponibile dell’IS include il reddito e le plusvalenze patrimoniali.

 

Aliquote per le società residenti

Con un’ulteriore sovraimposta legata all’iscrizione alla Camera di Commercio. Le entità soggette a questa imposta includono:

  • Società per azioni
  • Società a responsabilità limitata
  • Società di capitale di rischio
  • Fondi d’investimento
  • Fondi pensione e altri fondi specifici
  • Holding
  • Gruppi di interesse economico
  • Fondazioni, associazioni, cooperative e società di persone
  • Raggruppamenti temporanei di società

Un’aliquota ridotta del 15% si applica alle piccole società (con utili fino a 10 milioni di euro) e alle nuove società per i primi due anni di utile. Le società operanti nel settore degli idrocarburi sono tassate al 30%.

 

Tassazione delle società non residenti

Le società non residenti che percepiscono reddito in Spagna senza una stabile organizzazione sono tassate al 19% se residenti nell’UE o nello SEE, e al 24% per le altre giurisdizioni. I capital gains sono tassati al 19%. Se operano tramite una stabile organizzazione, l’aliquota è del 25%, mentre per il settore degli idrocarburi è del 35%. Le rimesse delle filiali alla casa madre sono soggette a un’ulteriore imposta del 19%, salvo eccezioni specifiche.

Octagona, con la sua expertise nell’internazionalizzazione e strategie d’impresa, può guidare le aziende italianeche desiderano esportare in Spagna, ottimizzando le loro attività per penetrare nel mercato spagnolo. Analizzando approfonditamente lo scenario fiscale del paese destinatario dell’export, offriamo consulenze personalizzate che aiutano le imprese a trarre il massimo vantaggio dai benefici fiscali disponibili e a ridurre le spese operative, assicurando una gestione più efficiente e vantaggiosa delle loro attività internazionali.

Contattaci per ogni informazione. 

 

CONDIVIDI ARTICOLO

Se vuoi approfondire il contenuto di questo articolo

ARTICOLI RECENTI

Esportare negli Stati Uniti, la certificazione FDA

Esportare negli Stati Uniti, la certificazione FDA

Per le aziende che intendono esportare negli Stati Uniti, è fondamentale comprendere i requisiti previsti dall'autorizzazione della FDA, necessaria per...
Esportare in Francia: prospettive e requisiti

Esportare in Francia: prospettive e requisiti

Molte aziende italiane sono interessate a esportare in Francia, agevolate da un alto livello di interdipendenza economica tra i due...
Esportare in Spagna: regime fiscale e agevolazioni

Esportare in Spagna: regime fiscale e agevolazioni

Esportare in Spagna rappresenta un’opportunità crescente per le imprese italiane, grazie alla solida storia di relazioni economico-commerciali tra Italia e...

Form di
contatto

Sei interessato al nostro servizio?
Compila il form o contattaci al numero
+39 059 9770184