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India: il boom del settore alberghiero

India: il boom del settore alberghiero

Il settore alberghiero in India sperimenterà nei prossimi 5 anni una crescita esponenziale. Secondo l’analisi svolta da HVS, azienda che opera a livello globale offrendo servizi di consulenza alle aziende e agli operatori del settore  alberghiero e della ristorazione, le opportunità in India nei confronti di tale mercato sono enormi. Dopo la recessione globale ed i terribili attentati che hanno sconvolto la città di Mumbai nel 2008 (in cui sono stati presi d’assalto gli hotel di lusso Oberoi, Taj Mahal e Trident), a partire dall’anno successivo si è verificato un significativo processo di crescita ed oggi i dati presentati dal rapporto testimoniano l’incredibile boom di tale industria.

La capacità alberghiera Indiana può contare su un totale di 62.404 stanze, ma nei prossimi 5 anni ne verranno costruite all’incirca 90.000, ovvero il 143% in più rispetto al numero già esistente. Nello specifico, il 2010 è stato l’anno in cui si è registrato il numero più alto di inaugurazioni di nuovi hotel, con un considerevole aumento di 14.081 nuove stanze. La crescita è indubbiamente trainata dalla grande metropoli Indiana, New Delhi: entro il 2015 verranno costruite altre 20.021 camere (il numero odierno si aggira intorno alle 11.018), con un incremento del 182%. Si tratta, ad ogni modo, di un fenomeno che sta colpendo il Paese in maniera trasversale e che riguarda tutte le principali città.

Gli albergatori indicano in Ahmedabad (ai 21 hotel di oggi se ne aggiungeranno altri 20, con una ulteriore costruzione di 2.339 stanze per una crescita del 154%), Pune (22 hotel in più rispetto ai 24 esistenti, 5.196 nuove stanze ed un +194%), Whitefield (7 nuovi alberghi in confronto ai 5 odierni e 1.350 nuove camere), Hyderabad (in cui è prevista l’inaugurazione di 22 hotel rispetto ai 19 attuali e 5302 nuove stanze, per un +140%) e Noida (ai 4 hotel esistenti se ne aggiungeranno altri 18, con la costruzione di 4268 stanze) le nuove destinazioni che saranno investite da questo fenomeno.

Le città che presentano la più alta percentuale per quanto riguarda la costruzione di nuove camere, sono Calcutta con un +229% (alle attuali 1520 se ne aggiungeranno altre 3481) e Chandigarh +227% (altre 1482 rispetto a quelle di oggi che sono 653).

La suddivisione in termini di qualità degli alberghi che verranno costruiti, sarà la seguente:

  • + 18% hotel di lusso
  • + 32% hotel di fascia alta
  • + 31% hotel di fascia media
  • + 16% hotel di fascia economica

 Alla luce di questi dati, si può affermare che le possibilità per gli investitori e gli operatori del settore sono enormi. L’India può contare su una popolazione annuale di circa 650 milioni di viaggiatori, ovvero più del doppio dell’intera popolazione degli Stati Uniti, e l’emergere di un ceto medio in grado di poter spendere in turismo e vacanze (e soprattutto propenso) rappresenta uno dei principali fattori in grado di trainare l’economia del settore. Questa tesi viene rafforzata da un ulteriore elemento: la domanda domestica alberghiera è sempre stata storicamente più alta di quella straniera in India (5 milioni nel 2009), quindi, in particolar modo nell’India di oggi, l’immensa domanda interna è in grado di supportare ampiamente la crescita del turismo, nonostante le difficoltà delle economie dei Paesi occidentali.

I Governi del Rajasthan, Goa e Kerala hanno fiutato l’affare e hanno da tempo iniziato a concentrare i propri sforzi per il potenziamento delle strutture turistiche ed alberghiere.

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