Il settore delle infrastrutture in Vietnam presenta delle ottime opportunità. Il Governo del paese asiatico, che ormai da anni sta sperimentando una notevole crescita economica, ha deciso di investire ingenti somme per la costruzione o l’ammodernamento delle infrastrutture necessarie per sostenere lo sviluppo dell’economia vietnamita: entrando nello specifico, il ministro di Pianificazione ed Investimenti, Vo Hong Phuc, ha stimato che nei prossimi cinque anni ci sarà bisogno di 139 miliardi di dollari per investimenti in porti, strade, ferrovie, aereoporti.
Il valore in miliardi di dollari dei progetti infrastrutturali che vanno dal 2010-2015 è stato stimato in modo seguente: 52 miliardi USD per i trasporti; 8 miliardi USD per il settore portuale; 14.4 miliardi USD per strade e ponti; 20 miliardi USD per ferrovie e metropolitane; 9.6 miliardi USD per il settore aeroportuale.
Nonostante i progressi degli ultimi cinque anni, gli investimenti in edilizia ed infrastrutture non sono stati al passo con la crescita del PIL: proprio per questo motivo riteniamo che, grazie anche agli incentivi governativi che mirano non solo ad attrarre investimenti, tecnologia e know-how straniero, ma ad investire nello sviluppo del settore circa il 9% del PIL, lo scenario sia estremamente interessante per le aziende italiane disposte a mettere piede nel mercato vietnamita. Il progresso in corso e sì lento, ma costante.
Secondo alcune recenti statistiche, quasi l’88% delle imprese estere e l’83% di imprese locali nazionali descrive le infrastrutture del Vietnam come pessime; inoltre, il 95,6% delle imprese commerciali di stranieri (coinvolti in import/export) valutano la qualità delle infrastrutture del Vietnam in maniera assolutamente negativa. Oggi, sono circa 90 i progetti implementati da investitori privati con un finanziamento combinato di 7,1 miliardi di dollari, provenienti da varie fonti. Alcune banche ed imprese italiane hanno già iniziato a sondare il terreno considerano le opportunità del mercato.
La nostra presenza sul territorio ci garantisce la possibilità di toccare con mano quelle che potrebbero essere le migliori opportunità per gli investitori stranieri: a nostro parere, gli ambiti ad oggi più interessanti e in prospettiva più redditizi riguardano la costruzione di ponti, strade e il settore portuale.
Il settore marittimo infatti, che può contare infatti su un totale di 126 terminali portuali e 266 moli, presenta diverse lacune: dallo scarso equipaggiamento tecnico, alla mancanza di infrastrutture adiacenti, dalla mancanza di integrazione tra i differenti mezzi di trasporto alla mancanza di moli per barche di grandi dimensioni. Per quanto riguarda strade e ponti, vi è da registrare un continuo incremento in termini di chilometraggio: si è passati da 96mila km di rete stradale nel 1990 a 224mila km nel 2004; nel caso di strade statali invece, l’incremento è stato da 15mila a 17mila km. Inoltre il Primo Ministro ha recentemente approvato un piano al fine di costruire 3.041 km di autostrade lungo la costa.
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